Isaliana Lazzerini risponde all’Assessore Gabriele Tomei:

“Piccoli passi e piccoli numeri, ma che nessuno da anni faceva! Così afferma l’assessore Tomei dopo tre anni di governo con la pubblicazione del bando di 6 alloggi a canone calmierato anche se quello che dice per il momento è solo un annuncio.

L’assessore dicendo quella frase sa di non dire il vero o in modo consapevole oppure non sa cosa è stato fatto nel passato sul tema casa. Si doveva certamente fare di più ma i tempi che ci sono stati concessi sono stati troppo pochi, appena 15 mesi, per programmare e attuare  un piano casa  adeguato alla situazione in cui si trova la nostra città.  Comunque  si informi dalla stampa e dai consiglieri di maggioranza e di opposizione che durante la giunta Betti erano presenti in consiglio comunale. Affrontare gli sfratti per chi aveva occupato le abitazioni ERP per sfondamento a partire dagli anni 90 non è stato cosa facile e neppure è stato facile porre termine alle convenzioni stipulate con alberghi di Viareggio e Lido di Camaiore che hanno gravato il bilancio del comune di 780.000 euro annui fino al 2013 . Al  30 aprile 2014  la spesa è arrivata a 40.000 euro per 8 nuclei familiari che poi sono transitati in case popolari.

Ci sono altre cose importanti che sono state fatte come la variante urbanistica dell’immobile dell’ex-inapli di proprietà della provincia per favorire la realizzazione di alloggi per chi è rimasto senza casa in forma di social-coausing in collaborazione con Provincia, Fondazione casa, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Regione Toscana, il progetto stazione, help center e farmacia comunale, in collaborazione con la R.T. e FF.SS., l’adesione del comune alla Fondazione Casa Lucca , l’attivazione della procedura per sostenere la morosità incolpevole con finanziamenti di  notevole consistenza da parte della regione e dello stato, la deliberazione di LODE  nel 2014 che prevedeva la rateizzazione dei pagamenti da parte dei morosi delle case popolari per recuperare 1.569.872,98 euro accumulatesi ingiustificatamente negli anni addietro  suddivisi in tre categorie : assegnatari ai quali è stato applicato il canone sociale; assegnatari ai quali è stato applicato il canone protetto; assegnatari ai quali è applicato il canone massimo.

Quello che si ricorda di questa giunta invece è la perdita dei 40.000 euro stanziati dalla regione per aiutare chi non poteva pagare l’affitto (legge 431/98) e la brutta faccenda della graduatoria delle case popolari del bando 2016 e pubblicata nell’agosto 2017 che con atto dirigenziale n. 1424 del 13 dicembre 2017   viene annullata per aver riscontrato troppe anomalie. Le domande accolte erano 281 e coloro che avevano fatto domanda si ritrovano a ripresentarla a settembre di quest’anno con due anni di ritardo per vedere la luce della nuova graduatoria nel 2019! Poi l’approvazione della delibera con la quale è stato decretato il fallimento della ex-Patrimonio con i danni che questo atto ha portato alla nostra città per la messa in vendita a prezzo scontato dei nostri più prestigiosi beni: il principino, il porto, il palazzetto dello sport , piscina, centro sportivo Marco Polo, il campo scuola del Chiaro e gli 81 alloggi a fitto sociale e calmierato.

Si mettono a bando 6 alloggi a fitto calmierato, dove non si sa, ma nel contempo se ne perderanno 17 all’ex-Tabarracci che a breve andranno a gara.

Più volte abbiamo promosso iniziative alle quali sono stati invitati tutti gli amministratori per capire  quale potrebbe essere lo strumento tante volte sbandierato dal Sindaco per salvare le abitazioni dell’E.A. e fitto calmierato: un concordato fallimentare,la partecipazione alle aste da parte del comune?  e dopo quella del 9 giugno abbiamo richiesto più volte un incontro con l’amministrazione che non ci è stato concesso.

Il Sindaco vuol parlare con il PD e Forza Italia, ma non con il PCI.

Questo ci dispiace non tanto per noi quanto per le persone che potrebbero subire a breve uno sfratto, cittadini sfrattati dal comune che è proprietario di quelle abitazioni”.

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