Sarà Tiberio Timperi il presentatore dell’edizione numero 89 del Premio Viareggio Rèpaci. Una grande festa per la città, a ingresso gratuito, in piazza Mazzini. L’appuntamento è per domenica 26 agosto, a partire dalle 21.

Ma la serata inizierà molto prima: sul maxi schermo installato sul palco verrà infatti proiettata Turandot, per la regia di Alfonso Signorini, e a seguire gli artisti del Festival Puccini si esibiranno dal vivo nelle più belle arie d’opera del Maestro.

«Una finale ricca di novità e di bellezza – commenta l’assessore alla Cultura Sandra Mei – che si inserisce nel percorso di rinnovazione che abbiamo impostato già dallo scorso anno. Massima attenzione alla città, razionalizzazione delle spese, qualità della giuria, dei premi e dei premiati».

«Il Premio nasce sulla spiaggia, in estate, quando la città vive la sua stagione più bella: anno dopo anno ha scoperto e messo in luce narratori che hanno fatto la letteratura del Novecento italiano – continua l’assessore -. Il Viareggio è una festa e piazza Mazzini è il palcoscenico ideale dove finalmente si concentrano cultura, tradizione e divertimento».

Successo anche per la rassegna «Aspettando il Viareggio Rèpaci»: tre appuntamenti – venerdì 20 luglio, giovedì 26 luglio e venerdì 3 agosto – ospitati dal Caffè Galliano nei quali sono state presentate le terne dei finalisti e il pubblico ha potuto conoscere di persona gli autori.

Cruciale, in queste serate come in quella finale, è il ruolo del presentatore che deve saper valorizzare gli scrittori, veri protagonisti del Premio Viareggio Rèpaci:

«Deve presentare al pubblico i finalisti e le loro opere, oltre a proclamare ovviamente il vincitore. Abbiamo cercato una persona di indiscussa preparazione, competenza, professionalità. Ma che sa anche raccontare, condividere, divulgare – conclude Mei -. E’ un compito difficile e siamo molto orgogliosi del fatto che Tiberio Timperi abbia accettato di condividere con noi quest’avventura».

Si ricorda che le terne finaliste del premio, edizione 2018, sono:

per la narrativa Fabio Genovesi (Il mare dove non si tocca, Mondadori), Luigi Guarnieri (Forsennatamente Mr Foscolo, La nave di Teseo) e Giuseppe Lupo (Gli anni del nostro incanto, Marsilio).

Per la poesia Roberta Dapunt (Promemoria, Einaudi), Guido Mazzoni (La pura superficie, Donzelli) e Giancarlo Pontiggia (Il moto delle cose, Mondadori).

Per la saggistica Vittorio Lingiardi (Mindscapes. Psiche nel paesaggio, Raffaello Cortina Editore), Guido Melis (La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello stato fascista, Il Mulino) e Luigi Sampietro (La passione per la letteratura, Aragno).

È stato inoltre assegnato il Premio Viareggio opera prima per la narrativa a Simone Somekh con Grandangolo (edizioni Giuntina).

Premio internazionale Viareggio-Versilia a Giancarlo Caselli.

Il Premio speciale Città di Viareggio a Giordano Bruno Guerri.

Premio Viareggio del presidente a Nerio Nesi per il nuovo libro Le passioni degli Olivetti (edizioni Aragno).

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