“I ponti saltano, la gente muore e ci si preoccupa delle penali.Le tristi cronache di questi giorni, impongono una breve riflessione”.

Una riflessione, quella che pubblichiamo, che arriva da una nostra lettrice, l’avvocato Gelsomina Cimino, del Foro di Roma. Colei che come noto tutela la famiglia della ragazzina viareggina, Nicolina, uccisa ad Ischitella, in Puglia dall’ex della mamma Donatella Rago.

“Mentre oltre quaranta famiglie piangono per la morte dei loro cari, i nostri capi di governo si arrovellano intorno alla possibilità e alle conseguenze di una revoca della concessione riconosciuta sin dal 2007 a Autostrade per l’Italia – scrive il legale: “Al di là del fatto che la sensazione è quella che si voglia distogliere l’attenzione dal vero problema – ben quarantacinque vittime! – v’è da dire che la circostanza per cui lo Stato possa essere, in caso di effettiva revoca, sottoposto all’obbligo di dover corrispondere una penale che pare si aggiri intorno ai 20 miliardi di euro, è un’ipotesi che toccherebbe noi cittadini Italiani solo di riflesso ma certo non rincuora le vittime del tragico evento né ci rassicura sul fatto che simili tragedie non si verifichino più. Il solito rimbalzo di responsabilità; la ricerca spasmodica di coloro che abbiano fattivamente siglato il contratto “capestro”; l’enunciazione ad opera di Autostrade di tutti gli impegni assunti, degli obblighi assolti, non danno e non tolgono nulla alle povere vittime di oggi o a quelle di domani. Ben può continuare l’Amministratore delegato di Autostrade a declinare tutti i lavori eseguiti, gli obblighi perfettamente assolti in ottemperanza del contratto di concessione: questo può bastare per difendere Autostrade dagli attacchi di Stato Italia ma non sarà sufficiente per “lavarsi le mani” di fronte alle vittime. Lo dimostrano le decine di ponti esistenti in Italia per i quali da anni si denunciano inefficienze e pessima manutenzione eppure, continuano ad essere parole al vento o addirittura l’ennesima occasione per fare ideologia politica o addirittura economica. Nella “guerra politica” verso lo Stato potrà forse bastare l’aver assolto agli obblighi derivanti dal Contratto; nei confronti delle vittime bisognerà dimostrare di aver adottato ogni cautela per evitare che il tragico evento si verificasse. Noxa caput sequitur: la colpa segue il colpevole.

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ultimo aggiornamento: 16-08-2018


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