Ponte Morandi, terza notte di scavi per trovare i dispersi: il crollo sarebbe dovuto alla rottura di un cavo

Terza notte di scavi da parte dei Vigili del Fuoco a Genova. I pompieri, partiti ieri di supporto anche da Lucca e Pisa, stanno ancora cercando tra le macerie del ponte Morandi i dispersi, che a quanto appreso sarebbero una decina.  Utilizzando ruspe e martelli pneumatici i Vigili del Fuoco cercano di aprire un varco tra i mastodontici blocchi di cemento precipitati al suolo. Due i punti dove si stanno concentrando le ricerche di chi, ancora, manca all’appello. Impegnati nelle ricerche i cani. A causare il crollo, questa una ipotesi avanzata da Antonio Brencich, professore all’Università di Genova e gia’ membro  della commissione dei Trasporti e delle Infrastrutture, sarebbe stata la rottura di uno strallo. La pioggia, i fulmini, i tuoni e l’eccesso di carico secondo il docente sono solo ipotesi fantasiose

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