“La tragedia della morte del giovane Daniele Pera, infermiere professionale di Orbetello, consumatasi alla spiaggia libera della Lecciona ha, inevitabilmente, rilanciato il tema della sorveglianza e della sicurezza di quel tratto di mare, tanto amato e frequentato dai turisti ma al contempo pericoloso e privo dell’obbligo di sorveglianza.
Giustamente, Nicola Gallione, storico bagnino della Lecciona, si chiede se Daniele Pera potesse essere salvato laddove vi fosse stato un servizio di sorveglianza idoneo che l’Amministrazione Comunale ha scelto di non finanziare perchè, come ha ripetuto l’Assessore alla Sicurezza Maurizio Manzo, siamo un Comune in stato di dissesto.
Intanto, seppur per inciso, le dichiarazioni dell’Assessore Manzo dimostrano che, a differenza della solita propaganda comunale, Viareggio è ben lungi dall’essere uscita dal dissesto, malgrado siano trascorsi quattro anni dalla sua proclamazione”.

Lo scrive in una nota Massimiliano Baldini:
“Ma, a parte questo che già sapevamo visto che il Comune non ha garantito nemmeno il servizio notturno di Polizia Municipale, quanto accaduto focalizza il tema della sicurezza durante la stagione turistica ed a mio avviso anche quello dell’utilizzo tassa di soggiorno.
Infatti, come succede ad esempio in parecchi comuni della costa adriatica (vedi Milano Marittima ad esempio), i proventi della tassa di soggiorno potrebbero essere sfruttati per finanziare progetti legati alla sicurezza dei turisti ed in quest’ottica, all’interno di un progetto più ampio che riguardi le criticità dell’intera città, spiagge comprese, potremmo trovare risorse anche per la Lecciona.
Infatti, il gettito previsto dalla tassa di soggiorno si aggira sul milione di euro e forse di più e non è giusto che venga quasi interamente utilizzato per Pucciniano e Carnevale.
Ne ho già parlato alcune settimane fa, malgrado l’importanza di Carnevale e Pucciniano che certamente determinano indotto turistico, bisogna investire questa importante fonte economica su più fronti e la sicurezza è uno dei più sentiti da cittadini ed ospiti come, a dire il vero, si rese conto il Commissario Romeo qualche anno fa.
Ci vogliono strumenti “ad hoc” che favoriscano la promozione e migliorino la qualità dell’offerta, magari attraverso la costituzione di una commissione pubblico-privata che ne controlli il flusso come avviene in altri comuni, garantendo che la tassa di soggiorno che pagano i turisti sia reinvestita appunto per lo scopo per cui è stata istituita e non, come talvolta qualcuno adombra, per far fronte, in qualche modo, alle spropositate ed inutili spese che hanno alcuni enti culturali.
La sicurezza della città e delle nostre spiagge non può che rappresentare un punto cardine e quanto accaduto alla Lecciona anche nei giorni scorsi non è accettabile e deve trovare una soluzione.
Del resto bisogna ricordare che proprio grazie al ricorso degli operatori turistici, malgrado Viareggio sia comune in stato di dissesto e per questo, ancora oggi, sottoposto al rispetto di quelle rigide normative di riferimento, vi è stata una sentenza che ha permesso di derogare all’applicazione al massimo della tassa di soggiorno e che, quindi, la collaborazione con le categorie economiche è fondamentale per qualsiasi amministrazione pubblica.
Sto lavorando, di concerto con molti riferimenti ed esperti del settore turistico ai quali aggiungerò senz’altro un confronto anche con Nicola Gallione e le cooperative del settore, per far sì di fare chiarezza sul tema ed a fine settembre, terminata la stagione, voglio portare la discussione della tassa di soggiorno in Consiglio Comunale”.

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