Con la prima nazionale del Mercante di Venezia si è conclusa, lo scorso 25 agosto,  la 39° edizione del Festival La Versiliana. Il Festival confezionato dal direttore artistico Massimiliano Simoni, ha registrato un notevole incremento alla voce incassi da biglietteria raggiungendo la cifra totale di 661.105 euro (di cui 17.992 Euro per spettacoli e attività dello spazio bambini), ovvero quasi 160mila euro in più rispetto all’anno precedente (+ 31%), quando il botteghino aveva registrato un incasso di 502mila euro.

In aumento anche gli spettatori a teatro che passano da 19.188 del 2017 a 21.991 del 2018 (+ 14%), a cui si aggiungono 16mila presenze stimate al Caffè della Versiliana, quasi 11mila allo spazio bambini (divisi tra 2315 per gli spettacoli e circa 8600 per le attività) e oltre 5.000 alle mostre.

La stagione teatrale, articolata tra il Teatro della Versiliana e lo spazio “Caffè Chantant”,  si è aperta con il successo dello spettacolo di Federico Buffa il 14 luglio ed è proseguita fino a fine agosto con un totale di 34 serate di spettacolo, di cui 7 spettacoli d prosa, 12 concerti, 7 serate di danza, 1 musical, 4 one man show e 3 eventi fuori programma. Tra gli spettacoli che hanno registrato maggior successo in termini sia di presenze che di incasso si segnalano Il Lago dei Cigni con il Balletto di San Pietrobrugo, il musical Jesus Christ Superstar, le due serate dei Momix, i concerti di Edoardo Bennato, Fabrizio Moro,  Loredana Bertè, Benji e Fede con ben 1600 giovanissimi accorsi per applaudire i propri idoli, e gli show di Vittorio Sgarbi, Maurizio Battista e Beppe Grillo.

“Se la crescita in termini di spettatori e incasso è oggettiva e di per sé molto positiva  – spiega il direttore artistico Massimiliano Simoni –  il dato diventa ancor più rilevante e soddisfacente se consideriamo che per questa stagione la Fondazione Versiliana non ha speso nemmeno un euro per il cachet di artisti e compagnie e per la promozione sui media. La nuova formula che abbiamo sperimentato quest’anno, trovandoci costretti a impostare una stagione senza avere in bilancio un budget per comprare gli spettacoli, si è rivelata vincente : in sostanza abbiamo in alcuni casi affittato il teatro ai promoter ed in altri trovato accordi “a percentuale”. Così facendo abbiamo da un lato eliminato ogni rischio di impresa e dall’altro abbiamo portato nelle casse della Fondazione la considerevole cifra di euro 92.150 derivati da affitti, percentuali sugli incassi e diritti di prevendita, senza considerare gli introiti per la festa della Fatto Quotidiano, attualmente in corso, che porteranno il totale ad oltre 100mila euro. Da notare che se quest’anno il budget in bilancio preventivo era zero, precedentemente erano stati destinati agli spettacoli 456mila euro nel 2014, 431mila euro nel 2015, 234mila euro nel 2016 e 94mila nel 2017.

Considerando poi che il Festival della Versiliana è rimasto l’unico in Italia a proporre per quasi due mesi attività e spettacoli culturali, oltre ai concerti pop e show di cassetta che ormai oggi tutti fanno, devo rimarcare  che senza avere un budget a disposizione non possiamo proporre, se non in misura estremamente ridotta spettacoli di prosa, danza e musica classica , soprattutto in periodi di bassa affluenza (1-25 luglio; 20 – 31 agosto). Sebbene i costi possano anche essere contenuti, gli spettacoli di prosa, danza e musica classica, non sono infatti di alcun interesse per gli organizzatori privati che non vedono in essi possibilità di profitto, poiché hanno un potenziale di  incasso estremamente ridotto. 

La Versiliana ha quindi bisogno di avere un budget a disposizione per proporre anche eventi propriamente culturali, per promuoverli adeguatamente sui media, così come per destagionalizzare l’attività intervenendo dunque nei periodi e nei generi in cui il privato non si addentra. 

Di queste problematiche ho già parlato con il Sindaco Alberto Giovannetti e con l’Assessore ai Beni e alle Attività Culturali Massimo Mallegni e sono sicuro che, alla luce degli incontri avuti,  per la prossima stagione che sarà quella del quarantennale, saranno reperite le risorse giuste per rendere un prodotto già buono, ottimo.”

Bilancio positivo anche per il Caffè della Versiliana che ha ottenuto numeri record per l’incontro con il Ministro Matteo Salvini, che ha registrato oltre 4000 presenze stimate, mai raggiunte in precedenti incontri in Versiliana ed un totale complessivo di circa 16mila  presenze. 

Dopo il prologo della Settimana Mundial, dedicata allo sport e al calcio in particolare in occasione dei Mondiali di Russia, il celebre talk show della Versiliana ha proposto per la stagione 2018, 52 incontri dal 7 luglio al 26 agosto che hanno spaziato dalla letteratura, allo spettacolo, dall’enogastronomia, alla medicina, alla scienza, alla politica, all’attualità.

 “Il Caffè ha proseguito nella sua lunga e sempre apprezzata tradizione di contenitore culturale a 360°.   Quest’anno – spiega Simoni  – grazie all’accordo con il gruppo Gold Television e con la preziosa collaborazione del regista Fabrizio Manfredini, abbiamo riportato il Caffè ad essere anche un prodotto televisivo di qualità, registrato in alta definizione con quattro telecamere,  che ha circolato e continuerà a circolare anche in inverno, trasmesso oltre che su Noi TV,  Toscana TV e TV Parma, anche su canali TV nazionali (Canale 63 e Odeon), entrando quindi nelle case di tutti gli italiani, con ascolti medi rilevati da Auditel per il mese di luglio di 10mila telespettatori e picchi massimi di 22mila con 1964 ascolti al minuto e sappiamo che l’incontro con il Ministro Salvini in agosto possa presumibilmente raggiungere un picco massimo da 45.000 telespettatori.

Anche il Caffè è stato realizzato a costo zero, senza cachet per i conduttori né rimborsi spese per gli ospiti, fatta eccezione per la modica spesa complessiva di euro 1.569 , praticamente niente,  se si pensa che i costi per viaggi, ospitalità e conduttori ammontavano a circa 40mila euro nel 2014, a 29mila nel 2015, a 89mila nel 2016 e 78mila nel 2017.         

Così come per la stagione teatrale anche per il Caffè sarà quindi necessario ripensare gli investimenti perché se vogliamo che l’edizione del quarantennale porti in dote ospiti prestigiosi, sarà necessario destinare un budget per le conduzioni e l’ospitalità”.

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