La Provincia di Lucca ha formalmente chiesto un contributo di 1,5 milioni di euro alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per finanziare il progetto di adeguamento e di sistemazione dell’area esterna dell’Istituto alberghiero Marconi (ex Colombo) di Viareggio dove saranno sistemati i moduli prefabbricati provvisori che ospiteranno sia le classi che i laboratori per poter poi cominciare i lavori di messa in sicurezza e riqualificazione dell’istituto superiore della Darsena Viareggina.

L’avvio dell’anno scolastico avverrà regolarmente per tutti gli studenti del Marconi in un’ala dell’edificio ritenuta idonea e sicura. Una sistemazione che durerà fino all’installazione dei moduli che, secondo il crono-programma della Provincia, dovrebbe concludersi entro novembre.

Sono questi alcuni degli aspetti affrontati nell’incontro tenutosi nei giorni scorsi a Palazzo Ducale a Lucca tra il presidente della Provincia Luca Menesini, i tecnici dell’ente e il dirigente scolastico Lorenzo Isoppo.

“Il recupero e la messa in sicurezza dell’Istituto Marconi – commenta il presidente Menesini – sono una priorità per la Provincia. Stiamo facendo tutto il possibile per reperire le adeguate risorse economiche necessarie alla riqualificazione del vecchio edificio come merita una scuola importante e molto frequentata come l’alberghiero di Viareggio. In questo percorso che ci porterà all’apertura dei cantieri devo ringraziare il preside Isoppo per la collaborazione e il dialogo: siamo sulla giusta strada per arrivare a restituire agli studenti del Marconi, di oggi e di domani, un alberghiero degno di questo nome e all’altezza della città di Viareggio”.

Nei prossimi giorni, intanto, saranno individuate le ditte incaricate dall’amministrazione provinciale che provvederanno al taglio dei pini nel cortile della scuola per poter fare spazio ai moduli, alla preparazione del fondo, alla realizzazion degli scavi e dei cordoli, contemporaneamente all’iter burocratico condotto insieme con il Comune di Viareggio.

Dal punto di vista finanziario la richiesta avanzata alla Fondazione CRL comprende la quota per la sistemazione dell’area e il noleggio dei moduli prefabbricati (il cui costo si aggira sui 500/600.000 euro), fondi che si aggiungono ai 1.020.000 euro già disponibili nel bilancio dell’Ente di Palazzo Ducale per la scuola.

Ma la Provincia avvierà sull’edificio del Marconi anche la perizia di vulnerabilità sismica mentre farà partire anche la procedura di richiesta di revisione del punteggio nella graduatoria del Bando mutui Bei della Regione Toscana dove il progetto dell’alberghiero si è classificato al 34° posto.

L’altro obiettivo è quello dell’approvazione entro novembre di un primo lotto di progetto per una parte di lavori di messa in sicurezza per un importo di circa 2 milioni di euro.

 

Per quanto riguarda i ritardi sull’intervento programmato all’Istituto Marconi di Viareggio è stato spiegato al preside Isoppo che: “l’iter di finanziamento è stato rallentato dalla effettiva disponibilità del finanziamento mutui Bei (700.000 euro) e del cofinanziamento FCRL a fine anno 2017. Successivamente, non potendo la Provincia approvare il bilancio 2018 a causa dei massicci prelievi del Governo dalle casse di Palazzo Ducale, l’ente ha dovuto effettuare una variazione di bilancio straordinaria.

 

Purtroppo l’assoluta mancanza di risorse proprie (interamente prelevate dallo Stato) impedisce alla Provincia di operare con tempestività dovendo dipendere, per i lavori anche indifferibili e urgenti su scuole e strade, da contributi e finanziamenti esterni.

Per quanto riguarda i lavori già programmati e annunciati in precedenza a favore del Marconi, stante comunque la disponibilità di una parte dei fondi (1.020.000 euro) la Provincia ha ritenuto di ampliare ed integrare il progetto di recupero e messa in sicurezza con un nuova richiesta con Mutui Bei che avrebbe portato la disponibilità complessiva a ad oltre 5 milioni di euro finanziando quindi un progetto di grande importanza e molto più articolato e complessivo rispetto a quello iniziale.

Purtroppo la graduatoria stilata dalla Regione Toscana non ha colto l’urgenza della situazione del Colombo e la posizione molto arretrata non ha consentito di finanziare nel 2018 tutto l’intervento”.

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