“Crolla il castello di cartapesta della giunta di sinistra Mungai – PD sul fantomatico risanamento dei buchi di bilancio che hanno creato e che doveva essere risanato con l’annunciata vendita delle quote di Toscana Energia”.
Così il consigliere Alberto Coluccini interviene dopo il fallimento dell’asta per la cessione delle proprie quote a Toscana Energia.

Dopo 3 aste già andate deserte dal 2015 ad oggi per la vendita al valore di €6.200.000 in occasione della salvaguardia degli equilibri di bilancio, d’obbligo per legge a luglio, questa volta hanno tirato fuori dal cilindro magico la vendita certa, ma a questo punto solo secondo loro, delle quote di Toscana Energia tramite Publiservizi per ben 27.000.000 di euro al 30 agosto.

“A settembre con i primi accenni di cambio di stagione – continua Coluccini – è già caduta nuovamente la foglia di fico a coprire i buchi che hanno causato, l’offerta pervenuta è di soltanto circa 5,8 milioni e da annullare poiché il bando era solo a rialzo e non al ribasso come è invece successo”.

Coluccini che si è dichiarato favorevole alla vendita alla cifra di 27 milioni è da sempre contrari alla vendita alla cifra anche oggi prospettata.
Infatti ad oggi – sostiene Coluccini – la partecipazione a Toscana Energia frutta al Comune circa 400 mila euro all’anno oltre ad eventuali dividendi e al mantenimento del valore delle quote in carico al comune.

Purtroppo la realtà drammatica, contrariamente a quanto descritto nel mese trascorso dell’assessore al bilancio Natali, resta che questa giunta di sinistra ha ereditato un Comune con un “avanzo” di bilancio e ad oggi ha provocato un “disavanzo” di 8 milioni dichiarato da ultimo bilancio che hanno approvato.

Non risulta, dai dati di cui dispongo, la capacità di recuperare i crediti residui vecchi come proclamano, ma riescono di fatto a fare solo pressione su chi ha appena saltato la scadenza dell’ultima rata di tasse Comunali richiesta, ma nulla o quasi di più. Quindi è sempre più probabile che gli oltre 10 milioni che si vantano di avanzare siano una voce da mettere prima o poi a perdita in bilancio e non tra l’attivo come continuano a fare. E questo porterebbe il debito reale a oltre 18.000.000 di euro e non a 8.000.000 come risulta dal bilancio che hanno approvato.

L’inesattezza più grande che raccontano ai cittadini è di aver ridotto “l’indebitamento” del Comune, che è bene ricordare non sono i debiti in senso lato del Comune ma solo i mutui. Su questo fronte occorre ricordare che è del tutto normale pagare le rate dei mutui e che a Massarosa l’hanno sempre fatto tutte le precenti amministrazioni di ogni colore senza particolari proclami. Ma sopratutto che questa amministrazione ha adoperato strumenti e soluzioni differenti come il “contratto di disponibilità” per circa 15.500.000, alcuni leasing al posto del mutuo e ha fatto fare dei mutui alla società Sermas, interamente partecipata e ormai distrutta da questa giunta in vece del Comune stesso. Quindi se pur presenti in altre voci del bilancio questa maggioranza ha incrementato enormemente e senza sapere come farvi fronte l’indebitamento reale e vero del Comune di Massarosa.

La bufala più grande data a d’intendere ai cittadini è quando nei loro comunicati accusano me o la minoranza di giocare o puntare al dissesto dell’Ente, niente di più falso, per il ruolo possibile dalla minoranza è stato fatto tutto il possibile e forse anche di più per arginare le loro scelte che più volte ci sono sembrate senza mezzi termini addirittura scellerate, e le difficoltà che subisce e dovrà subire la cittadinanza di Massarosa hanno un unico mandante la giunta di centro sinistra Mungai/PD.

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