Tipicità, innovazione, valorizzazione architettonica, tutela delle attività presenti e che sono in regola con i pagamenti: queste le linee guida del progetto per piazza Cavour presentato questa mattina dal sindaco Giorgio Del Ghingaro nel corso di una conferenza stampa. Prossimi step: l’approvazione e infine andranno a gara lavori e concessione.

«Un iter che inizia ufficialmente oggi – commenta il sindaco Giorgio Del Ghingaro – ma che ha alle spalle un lungo processo fatto di incontri, idee, sopralluoghi. Con il nuovo Regolamento Urbanistico, potranno essere attuate tutte le modifiche: gli uffici hanno predisposto le pratiche che consentiranno a breve di avere un piazzone nuovo, che incarni una concezione moderna di mercato, ma soprattutto che sia sempre di più cuore commerciale della città».

In pratica la Giunta ha deliberato di avviare un’indagine esplorativa «volta a verificare – si legge nell’atto – la sussistenza di operatori economici interessati alla presentazione di proposte per la progettazione e esecuzione dei lavori di ristrutturazione e di riqualificazione, nonché il successivo sfruttamento in concessione delle strutture che verranno realizzate su Piazza Cavour e in concessione o in locazione dei fondi che si trovano nelle logge laterali della Piazza».

E’ importante sottolineare che la procedura ha lo scopo di individuare unicamente il soggetto promotore cui poter eventualmente attribuire il diritto di prelazione da esercitarsi una volta messo a gara il progetto eventualmente approvato.

La durata della concessione dovrà essere indicata dal promotore in misura non superiore al periodo di tempo necessario al recupero dell’investimento da parte del concessionario individuato, tenuto conto degli investimenti necessari: in ogni caso la durata massima non potrà superare i 30 anni, mentre il valore della concessione sarà determinato sulla base del piano-economico finanziario proposto. Da notare che la remunerazione dell’investimento del concessionario deriverà unicamente dai ricavi di gestione provenienti dallo sfruttamento dei fondi e dalle eventuali attività che dovessero essere programmate nella piazza.

Come si procede?

I soggetti interessati dovranno far pervenire al Comune la propria manifestazione di interesse contenente la proposta tecnica composta dal progetto di fattibilità dell’intervento – comprensivo delle opere e degli interventi che si intendono realizzare e dei servizi che vi sono connessi – dalla bozza di convenzione e dal piano economico finanziario.

Nel dettaglio, il progetto di fattibilità dovrà indicare le caratteristiche dimensionali, tipologiche, funzionali e tecnologiche dei lavori da realizzare, nonché la specificazione delle caratteristiche dei servizi e della gestione che il concorrente intende svolgere coerentemente con gli usi consentiti e con i vincoli insistenti. Dovrà contenere in particolare, la tipologia di attività che si intendono esercitare, le caratteristiche e le modalità di svolgimento, i servizi, i risultati attesi per quanto concerne particolarmente le ricadute degli investimenti sul piano occupazionale e sullo sviluppo locale.

La bozza di convenzione dovrà contenere la regolamentazione di tutti gli aspetti relativi alla gestione delle opere esistenti e di quelle realizzate ex novo anche con riferimento ai servizi connessi, la qualità dei servizi, la regolamentazione nel tempo dei rapporti tra concedente e concessionario, la retrocessione dei beni, delle strutture e degli impianti alla scadenza della convenzione.

Il piano economico-finanziario dell’intervento dovrà specificare costi e ricavi del progetto, composizione delle fonti di finanziamento, verifica della capacità del piano di generare flussi positivi di cassa e della congruenza dei dati con la bozza di convenzione. Ma anche l’importo delle spese sostenute per la predisposizione della proposta progettuale, comprensivo dei diritti sulle opere dell’ingegno. Non ultimo, dovrà essere indicato l’eventuale canone concessorio che il soggetto proponente intende riconoscere all’Amministrazione concedente.

La selezione e il bando di gara

Una volta scaduti i termini la commissione giudicatrice verificherà che tutta la documentazione amministrativa sia regolare e poi proseguirà in forma riservata la valutazione delle proposte tecniche.

In caso di più di proposte la commissione giudicatrice procederà alla valutazione delle stesse: saranno elementi di valutazione, il canone annuo riconosciuto all’Amministrazione, la durata della concessione, la rispondenza del progetto alle esigenze di riqualificazione della Piazza e dei suoi loggiati, nel rispetto della loro tradizione commerciale e mercatale.

Le proposte saranno sottoposte al vaglio dell’Amministrazione comunale che potrà richiedere modifiche ai progetti e pronunciarsi sulla loro fattibilità entro e non oltre 3 mesi (Si procederà alla valutazione anche nel caso di presentazione di una sola proposta ed alla conseguente individuazione del promotore se l’unica proposta sarà ritenuta di pubblico interesse).

Il progetto verrà poi inserito negli strumenti di programmazione e sarà posto in approvazione. Una volta approvato sarà posto a base di gara, alla quale sarà invitato ovviamente il proponente del progetto stesso che potrà esercitare il diritto di prelazione.

Garanzie per gli attuali commercianti

Al centro della Piazza Cavour attualmente ci sono 48 chioschi; mentre nel loggiato che circonda la Piazza ci sono 37 fondi commerciali, di cui 21 occupati da esercizi commerciali e 16 vuoti.

Il progetto proposto, ai fini della sua fattibilità, dovrà prevedere il mantenimento di non meno di 24 bancarelle su Piazza Cavour e la realizzazione di nuove 24 bancarelle su un’area libera posta all’interno del territorio comunale, appositamente individuata e qualificata secondo le più recenti normative che regolano le aree dei marcati.

La piazza e i fondi saranno affidati nello stato di fatto e di diritto in cui attualmente si trovano, con le servitù attive e passive, apparenti e non, accessori, pertinenze e diritti di qualsiasi sorta.

l progetto proposto, ai fini della sua fattibilità, non potrà comunque ledere o pregiudicare i diritti dei concessionari di tali fondi commerciali.

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