Operazione, da questa mattina all’alba, nei confronti di un’associazione dedita al traffico di stupefacenti tra Olanda e Italia, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Firenze ed eseguita dai Carabinieri del Comando Provinciale della città gigliata.
Dieci i soggetti destinatari di ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del capoluogo toscano, localizzati nelle province di Firenze, Lucca, Rovigo e ad Amsterdam (Olanda).
Le indagini hanno permesso di documentare l’esistenza di una associazione per delinquere in grado di procurarsi ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti che venivano rivendute al dettaglio nell’area metropolitana fiorentina.
In corso perquisizioni nei confronti di altri 13 indagati, ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.

Un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di stupefacenti tra l’Olanda e l’Italia è  stata stroncata grazie a un’operazione coordinata dalla procura distrettuale antimafia di Firenze ed eseguita dai carabinieri del Comando Provinciale di Firenze. Sono dieci le persone destinatarie di un”ordinanza di custodia  cautelare emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo toscano, Angelo Antonio Pezzuti, e localizzati nelle province di Firenze, Lucca, Rovigo e a Amsterdam. Sono state eseguire perquisizioni nei confronti  di altri 13 indagati, ritenuti responsabili dello spaccio. Alle prime ore dell’alba di oggi, a conclusione di un’articolata  attività investigativa denominata Balanta, i carabinieri del comando provinciale di Firenze, con il supporto della direzione centrale per i servizi antidroga e dell’Interpol, hanno eseguito il provvedimento  cautelare in carcere a carico di 10 indagati (due destinatari sono  allo stato irreperibili). L’operazione ha impegnato un centinaio di  militari dell’Arma fiorentina, nonché unità cinofile antidroga di  Firenze, Pisa e Bologna. L’attività investigativa, avviata sotto il coordinamento iniziale del sostituto procuratore della Repubblica di Firenze Filippo Focardi, è stata sviluppata successivamente dal pubblico ministero  Giuseppina Mione della Procura Distrettuale Antimafia fiorentina, dopo che sono emersi profili associativi che hanno quindi comportato una  diversa qualificazione del reato. Punto di partenza dell’operazione di oggi è stato l’arresto, nel  febbraio 2016, di due giovani pugliesi che rifornivano di cocaina,  hashish, marijuana e mdma tossicodipendenti del Mugello e  dell’hinterland fiorentino, con il sequestro di 1 chilo di marijuana e 0,5 chili di mdma. Sviluppando l’attività investigativa i carabinieri del Nucleo  Operativo e Radiomobile della Compagnia di Borgo San Lorenzo (Firenze) ha focalizzato l”attenzione sul cittadino kosovaro Deme Berisha,  25enne, individuato come canale di approvvigionamento dei giovani  spacciatori pugliesi. Sin dalle prime battute è emersa la caratura di Berisha  nella catena dello spaccio, tanto che è stato indicato come il  cosiddetto ‘supermarket’ della droga per la disponibilità di  hashish, marijuana e cocaina offerta ad una trentina di consumatori  fiorentini. Seguendo i suoi movimenti, mediante appositi servizi di osservazione e pedinamento, sono stati individuati i suoi canali di approvvigionamento, ovvero due cittadini albanesi, Florenc Ceni,  31enne, e Ervin Nela, 32 enne, impegnati in una fiorente attività di  spaccio di cocaina all’ingrosso. Entrambi rifornivano i clienti per quantitativi mai inferiori ai 100 grammi alla volta, operando, come  nel caso di Nela, anche in regime di detenzione domiciliare. Scontata  tale misura, l’attività dei due albanesi ha avuto un sensibile salto  di qualità, iniziando ad intrattenere contatti diretti con loro connazionali di stanza in Olanda ed effettuando personalmente numerosi viaggi ad Amsterdam e Rotterdam per l’approvvigionamento di cospicui  quantitativi di cocaina. Ai due si sono quindi uniti Amarildo Nela (31enne), cugino di Ervin  Nela, Eris Kaleci (33enne), Klodjan Shele (42 enne), Besim Duli  (42enne) e un connazionale 41enne allo stato irreperibile, costituendo, secondo l’accusa, un vero e proprio sodalizio criminale dedito al traffico  internazionale di cocaina nell’ambito del quale ognuno di essi aveva  specifiche competenze come il mantenimento di rapporti con i fornitori esteri (Florenc Ceni, Ervin Nela e S.H.), la ricezione di corrieri  provenienti all’Olanda (Amarildo Nela), la custodia (Besim Duli) e la  consegna della cocaina (Eris Kaleci e Klodjan Shele), sempre e  comunque sotto la direzione e supervisione di Ceni e Ervin Nela.

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