Il ritorno della Biblioteca a Palazzo Quartieri non rappresenta solo finalmente la sua ricollocazione nel  luogo originario. Il suo è un ritorno in grande spolvero, con la realizzazione del  progetto, quello dello studio dell’Architetto Michelangelo Chiti concepito secondo un target estremamente contemporaneo. La nuova biblioteca assumerà un  ruolo strategico di primo piano  utile a  favorire  la  crescita  di una cittadinanza  attiva, in grado di innescare uno sviluppo  sociale  virtuoso ed essere un punto di riferimento vitale nel centro del Paese.

“Riconosco che sono davvero felice ed emozionato – dichiara Bruno Murzi, primo cittadino di Forte dei Marmi – tra pochi giorni riconsegneremo ai cittadini la loro biblioteca. Insieme al “Fortino” e al “Pontile”,  Palazzo Quartieri rappresenta le origini e le radici di Forte dei Marmi, è vissuto come “patrimonio pubblico” cioè di tutti i cittadini. La riapertura della Biblioteca Comunale è stata fin da subito, quando a pochi giorni dal mio insediamento come Sindaco   portai la “Bibbia di Forte dei Marmi” di Giorgio Giannelli e una copia della Costituzione a Palazzo Quartieri, una assoluta priorità di questa Amministrazione. Ma è anche la conclusione di un percorso iniziato e condiviso anni fa già insieme al Comitato per la Salvaguardia della Biblioteca.”.

Entrando nel vivo della struttura operativa della biblioteca, completamente pensata, studiata e progettata ispirandosi ai modelli più all’avanguardia presenti nei paesi nord europei e americani, la nuova biblioteca è stata pensata per una funzionalità dinamica e non statica, è il primo passo di un progetto più vasto che porterà al compimento di un palazzo della cultura.

Il completamento del piano terra del progetto originario del 2010, mette in evidenza l’avanguardia dell’idea iniziale, nonostante il passare del tempo ancor oggi estremante contemporaneo.

Il filtro mediatico dell’ingresso ci condurrà nei nuovi ambienti, recuperati a nuove funzioni.

Già dall‘ingresso sarà possibile relazionarsi con le nuove tecnologie e connettersi con il nuovo mondo, tramite la possibilità di usare tablet, collocati sulla parete, verso un nuovo modo di fare cultura; troviamo poi l’accettazione, con lo spazio per gli operatori, postazioni tecnologiche ed informatizzate per la consultazione archivi-titoli; da qui, a sinistra, si accede alla mediateca con n. 16 postazioni computer, con connessione wi-fi, che chiunque potrà potrà utilizzare con facilità ed assistenza da parte degli operatori; in questo spazio potranno essere organizzate infinite iniziative, da corsi di fotografia, lingua, cad ed oltre l’immaginazione; sempre nell‘area mediateca, è stato realizzato uno spazio dedicato ai bambini e i ragazzi  (da 0 a 13 anni), in grado di ospitare un’intera classe scolastica, con arredi pensati specificamente per loro, a loro misura; qui troveranno il patrimonio librario che la biblioteca ha acquistato nel tempo per questa fascia d’età;

A destra dell’ingresso si trova la Sala di Lettura, dedicata a Francesco Ferrandello, con 52 posti a disposizione, ciascuno collegato direttamente al wi-fi; molte delle postazioni potranno godere direttamente della luce naturale proveniente dalle grandi porte finestre, e in ogni caso, ogni punto di lettura possiede una propria illuminazione individuale.

La corte interna è stata non solo recuperata, ma trasformata in emeretoca multifunzionale avvolta da un giardino verticale, dove l’elemento natura diviene forte e lo mette direttamente in connessione con il “verde” di piazza Marconi; con l’ausilio di una pergotenda automatizzata, diviene spazio aperto e chiuso, al cui interno si trovano un angolo bar,  libere sedute, comode ed informali, uno spazio quindi di relax all’interno del palazzo, dove incontrarsi, leggere un giornale, nonché navigare o volar via con la fantasia, uno spazio dove poter organizzare microeventi per i giovani, per gli anziani, per tutti,  concerti, letture, presentazione di libri etc, il vero cuore pulsante dell’intera struttura, in grado di attirare e accogliere persone anche non necessariamente fruitrici dei servizi della biblioteca. In questa area è stata sospesa una opera sculturea che ha voluto dare in uso al Comune l’artista Emanuele Giannelli, ad indicare ancor più la specificità di questo nuovo contenitore dedicato alla cultura ed alle arti in tutte le loro declinazioni ma soprattutto dedicato a tutti.

La stanza che affaccia sulla via Carducci, originariamente destinata al book shop, vedrà ospitare l’Ufficio Informazioni Turistiche che si integrerà quindi con la Biblioteca, continuando ad offrire i propri servizi ai turisti in locali opportunamente attrezzati e funzionali, supportando nella gestione la biblioteca stessa.

Per tutta Forte dei Marmi la riapertura della Biblioteca Lorenzo Quartieri costituisce  il raggiungimento di un traguardo di un obiettivo atteso da anni.

Se questo è certamente vero, è altrettanto vero che la riapertura di Palazzo Quartieri rappresenta un punto di partenza per il lavoro dei prossimi anni, sia per la biblioteca che per l’ufficio informazioni turistiche. Riaprire Palazzo Quartieri vuol dire restituire alla comunità il proprio centro culturale che deve essere luogo di incontro, di eventi, di confronto per tutti i cittadini. Proprio per favorire la massima partecipazione possibile, anche da parte di tutte le persone che per motivi familiari o di lavoro non possono accedere alla struttura negli orari consueti, già dal mese di ottobre l’orario di apertura sarà ampliato a due sere alla settimana e al sabato e domenica pomeriggio.

“Ma siamo disposti – conclude il Sindaco Murzi – ad ampliare maggiormente l’orario e le aperture serali, se come ci auguriamo, avremo una risposta positiva. Il nostro desiderio è quello di far vivere il Paese, soprattutto in inverno e la biblioteca può essere la casa di tutti dove incontrarsi, confrontarsi e perché no, non sentirsi soli, ma ritrovarsi e sentirsi parte della comunità”.

Infine una buona notizia che dovrebbe sancire definitivamente il ruolo di Palazzo Quartieri: “Proporremo in Consiglio comunale  – conclude il primo cittadino – l’inserimento dell’immobile tra i beni indisponibili, in modo da garantirgli definitivamente la sua destinazione, quella del Palazzo della Cultura”.

 

 

 

 

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ultimo aggiornamento: 24-09-2018


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