“Con la presente nota, visti i recenti articoli apparsi sui quotidiani negli ultimi giorni in merito alle procedure in corso per la trasformazione dell’impianto per il trattamento rifiuti sito in località Pioppogatto intendo precisare alcuni  alcuni aspetti- scrive il sindaco Franco Mungai

Come noto l’Amministrazione Comunale di Massarosa, insieme alle amministrazioni agli altri comuni versiliesi,  ha da sempre sostenuto e continua a farlo, l’importanza del polo impiantistico di Pioppogatto ed il suo ruolo strategico per una moderna e funzionale gestione del ciclo dei rifiuti.

É doveroso infatti ricordare che l’impianto di Pioppogatto non è di proprietà del Comune di Massarosa ma, bensì , dei sei comuni che costituiscono il Consorzio Ambiente Versilia e ogni decisione sull’utilizzo e gestione di tale impianto è stata sempre presa in maniera collegiale da tutti i rappresentanti dei vari enti.

Grazie all’azione svolta e alle importanti decisioni prese, frutto di un lavoro immane, abbiamo in pochi anni raggiunto risultati fino a poco tempo fa insperati che molti oggi vorrebbero dare per scontati. Basti ricordare che abbiamo ottenuto la risoluzione del famigerato contratto “Daviddi” e della disastrosa gestione TEV/Veolià-GA e siamo riusciti alla fine e non appena le norme ce lo hanno consentito, ad affidare la gestione dell’impianto ad una società interamente pubblica, ERSU Spa, che garantisce finalmente una redditività dell’impianto e ci permette di saldare i debiti accumulati delle amministrazioni di vario colore politico per gli innumerevoli contenziosi con i costruttori degli impianti e con i precedenti gestori.

Anche la scelta progettuale, che prevede di trasformare il ciclo attuale di trattamento rifiuti in una cosiddetta “fabbrica dei materiali” o “ricicleria” che dir si voglia, trova il pieno appoggio dell’Amministrazione Comunale di Massarosa che, sempre nel periodo della mia presidenza , grazie all’interessamento dell’allora assessore all’Ambiente e attuale Vice sindaco Damasco Rosi, ha di fatto promosso lo sviluppo del cosiddetto “progetto Favoino” coinvolgendo direttamente il Prof. Enzo Favoino con la sua preziosa partecipazione nella Commissione tecnica del CAV e le associazioni ambientaliste della Versilia.

Per quanto riguarda invece l’istruttoria in corso, che prevede la trasformazione dell’impianto da TMB a VBC, in capo alla Regione Toscana, si precisa che i tecnici comunali e non l’assessore all’ambiente Agnese Marchetti, (come riportato sulla stampa) in piena autonomia hanno ritenuto, come prevede la normativa, che  la proposta presentata dalla società e le relative valutazioni di carattere ambientale, fossero sufficientemente dettagliate dal punto di vista tecnico e gli impatti fossero già stati  analizzati senza dover necessariamente sottoporre il progetto a valutazioni aggiuntive. La decisione finale ovviamente rimane in capo agli uffici regionali ai quali è possibile presentare tutte le osservazioni, come previsto dalla procedura. Anche l’aumento dei quantitativi totali dei materiali trattati è stato attentamente valutato ed il previsto spostamento della lavorazione dei materiali derivanti dalla raccolta differenziata (carta, plastica, alluminio, vetro ect) dall’impianto di Pietrasanta a quello di Pioppogatto, con l’utilizzo di un capannone già esistente e non utilizzato, dotato di tutti i presidi di carattere ambientale, consentirà di ottenere risparmi e di ottimizzare la gestione. L’unico ampliamento di manufatti previsto dal progetto è la realizzazione di un piccolo capannone (sempre depressurizzato) per consentire la sosta dei mezzi in attesa di scarico e lo stoccaggio di materiale con un ovvio miglioramento in termini di eventuali emissioni odorigene diffuse.

Quello che mi rammarica fortemente è che assistiamo periodicamente ad attacchi strumentali e alla diffusione di notizie imprecise e inesatte che collegano in maniera superficiale l’impianto di Pioppogatto alla problematica degli odori. Il tutto al solo scopo di creare confusione nella cittadinanza e di fare speculazione politica. Anche sul tema dei cattivi odori voglio sottolineare con forza che l’amministrazione comunale ha da sempre partecipato attivamente ad ogni iniziativa fornendo, per quanto possibile, uomini e mezzi (ufficio ambiente, vigili urbani e sentinelle sul territorio) secondo quanto concordato tra tutti gli enti ed i comitati, nella speranza di risolvere un problema complesso che, come emerge anche dalle segnalazioni degli ultimi giorni, dipende da moltissimi fattori quali depuratori non perfettamente funzionati, incendi di torba, impianti di lavorazione del verde, spargimento di ammendanti sui terreni agricoli sui quali abbiamo chiesto verifiche e fatto esposti in Procura nonchè altre attività diffuse in  Versilia.”

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ultimo aggiornamento: 25-09-2018


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