“Durante gli incontri avuti con la dirigenza del nostro ospedale, abbiamo più volte esposto i problemi e le criticità rilevate e segnalate anche dagli stessi utenti, tra queste il Pronto Soccorso rimaneva e rimane un punto debole nonostante ci siamo sentiti rispondere “che tutto va bene” quasi fossimo noi e gli utenti, dei visionari. Allora cominciamo a dire come dovrebbe funzionare un Pronto Soccorso”.

La nota stampa arriva dal Comitato Sanità Pubblica Versilia contro il depotenziamento dell’Ospedale Unico Versilia e dei servizi sanitari territoriali

“Il Pronto Soccorso è un servizio cui si rivolgono gli utenti con patologie da trattare in emergenza/urgenza, bisognerebbe che funzionasse al meglio e invece molto spesso va in tilt.

Basti pensare all’assegnazione dei codici di priorità. Loro stessi hanno stabilito:

Codice rosso (parametri vitali alterati) ingresso immediato.

Codice giallo (parametri vitali instabili) ingresso in 5/7 minuti e a seguire Codice verde poi azzurro poi bianco. Provate a vedere i codici gialli quanto tempo aspettano prima di essere visitati!

La realtà è quella di code interminabili, pazienti seduti o sdraiati ad aspettare per ore il loro turno o giorni in barella per un posto letto.

Si dice che questo avviene in momenti di particolare criticità. A volte per colpa dell’influenza che “arriva prima”, oppure perché si accorgono all’ultimo momento che in una zona a vocazione turistica come la Versilia in estate la popolazione raddoppia o forse triplica, poi c’é il carnevale, i fine settimana con le discoteche affollate, i ponti in occasione di festività, per non parlare del fatto che spesso si fanno dimissioni troppo precoci per cui gli utenti devono tornare magari rischiando anche la vita. Tutte queste criticità, che ben conoscono, dovrebbero essere prese come un dato oggettivo per garantire un servizio efficiente, rapido e rispettoso della salute del cittadino ma così non è.

La verità è che mancano infermieri, medici e oss (operatori socio sanitari); hanno ridotto i posti letto; abbiamo assistito allo smantellamento e depotenziamento delle attività territoriali che svolgevano un ruolo di filtro, sovraccaricando inevitabilmente il Pronto Soccorso. Sono tutte carenze programmate ed attuate dai governi succedutisi nei decenni attuando con la spending review (revisione della spesa pubblica) il taglio più spietato alla spesa sociale.

Non è certo con l’inserimento in servizio di personale interinale che si risolve il problema perché gli interinali sono a contratto di breve durata e spesso i lavoratori non fanno in tempo a destreggiarsi in un reparto nuovo per loro, che il contratto scade.

A fronte di questi tagli finalizzati a smantellare la sanità pubblica, assistiamo ad un aumento di finanziamenti a favore della sanità privata.

Proseguire con l’informazione e la denuncia. Rivendicare personale, contratti a tempo indeterminato, posti letto in numero sufficiente, liste d’attesa in tempi giusti, a difesa della sanità pubblica!”

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ultimo aggiornamento: 28-09-2018


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