“In relazione ai diversi articoli letti durante l ‘ estate sui cattivi odori vorremmo segnalare e ricordare come anche a Lido ( zona ” Magazzeno ” e 167 principalmente , ma anche dal Secco sono arrivate segnalazioni ) la situazione sia analoga”.

La nota stampa è a firma del Comitato Magazzeno:

“In questo caso non c ‘ è mistero sulla fonte dei miasmi , che è evidentemente il depuratore GAIA , struttura che da anni affligge tutta l ‘ area ( potenzialmente anche di un valore turistico ) con le sue ” emergenze continue ” di stagione in stagione , a voler giustificare un disagio che è andato solo crescendo.

I fanghi stoccati questa stagione sono stati sicuramente una ulteriore aggravante , purtroppo però non sono il vero problema, che è strutturale e che ci tormenta da anni.

I residenti conoscono bene le sensazioni riportate nei vostri articoli, i miasmi nauseanti con tutte le paure e i dubbi conseguenti, soprattutto per i bambini.

I lavori di ampliamento fatti anni fa, presentati come la soluzione del problema ” perché un depuratore grande funziona meglio di uno piccolo ” hanno portato a far arrivare a Lido addirittura il liquame di Massarosa ( e di chissà da dove altro … ) aumentando i carichi di lavoro e quindi purtroppo i miasmi e rumori.

Probabilmente questa politica funziona per Gaia , che chiude strutture in un posto per ingrandirne altre , ma per i residenti è una sciagura.

I dubbi sul fatto che poi questa struttura ” funzioni meglio ” , sono legittimi vista la vita a cui costringe tutta un ‘ area vasta e i problemi sulla balneazione.

Questo Comitato è nato in opposizione al progetto di un ulteriore sito di stoccaggio rifiuti nella stessa zona, che ci avrebbe messo in una situazione ancora più difficile.

Il Sindaco (non sordo alle nostre istanze) in diverse occasioni ci ha parlato di una futura delocalizzazione di questo impianto (cresciuto negli anni tra le case) che è l’ unica soluzione possibile.

Aspettiamo la data di questo evento liberatorio che sbloccherebbe un’ area gigantesca da questa afflizione (pensiamo ai residenti sui quali grava il peso più grande, ma anche ai fruitori della zona come i bambini della scuola calcio AC Lido, quelli del Centro Pardini e agli Arcieri Kentron ) ma anche delle soluzioni transitorie che ci permettano di fare una vita ameno quasi normale”.

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