Dalla nuova drammaturgia ai classici, passando per operetta, danza e comicità. È una stagione ricca e articolata, quella del Teatro Comunale di Pietrasanta: un cartellone di dieci titoli con alcune tra le migliori novità della scena nazionale. Si spazia da Goldoni a Eric-Emmanuel Schmitt, da Ludovico Ariosto a Sergej Prokof’ev, con interpreti raffinati e intensi, come Stefano Accorsi, Emilio Solfrizzi, Amanda Sandrelli, Sebastiano Lo Monaco, Michele Placido, Anna Bonaiuto e molti altri.

Un risultato che nasce dalla collaborazione che la Fondazione Versiliana ha voluto riaprire con Fondazione Toscana Spettacolo onlus e con Lo Studio Martini che condivide la direzione artistica del progetto.

Il Comunale con la sua stagione teatrale torna così a far parte del circuito di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, il primo circuito multidisciplinare in Italia.

“ Siamo di fronte ad un cartellone di qualità – commenta il Sindaco di Pietrasanta Alberto Giovannetti – che saprà intercettare i gusti e l’interesse di una platea molto più ampia rispetto alla tradizionale. Ci rivolgiamo alla Versilia ma anche ai territori limitrofi. Sono molto soddisfatto di questo primo passo che il Presidente e il nuovo consiglio di Gestione hanno voluto compiere.”

Abbiamo pensato che riprendere il rapporto con Fondazione Toscana Spettacolo fosse molto importante – spiega il Presidente della Fondazione Versiliana Alfredo Benedetti – e sono certo che i risultati che ne deriveranno saranno positivi. Il progetto artistico è stato condiviso con il nostro Consulente Massimo Martini affiancato da Riccardo Corredi, Consigliere della Fondazione che si è  anche adoperato per attivare  mediaprtnership con radio e tv locali. Una novità che ci consentirà di avere massiccia campagna promozionale”

“Oggi si sancisce una alleanza – commenta Beatrice Magnolfi, presidente di Fondazione Toscana Spettacolo Onlus – di cui sono particolarmente orgogliosa. Fondazione Toscana Spettacolo compie quest’anno 30 anni, la Fondazione Versiliana ne compie quaranta. Sono due istituzioni culturali tra le più longeve e più importanti della nostra regione e quindi abbiamo cercato di dare il meglio per onorare questa collaborazione”

Il Teatro Comunale di Pietrasanta fu costruito alla fine del Settecento, e ha raggiunto la fisionomia attuale con i lavori firmati, all’inizio degli anni Sessanta, dall’ingegner Mario Maffei. Oggi conta quasi 550 posti, distribuiti fra la platea e un’unica grande galleria.

È Daniele Pecci a inaugurare la stagione – giovedì 29 novembre, ore 21, come per tutti gli spettacoli – con Il fu Mattia Pascal. Il romanzo del 1904 di Luigi Pirandello viene ora adattato e messo in scena da Guglielmo Ferro, direttore artistico del Quirino di Roma e figlio dell’attore Turi Ferro, che fu tra i più noti interpreti di Pirandello. Il testo narra la storia di Mattia, che, leggendo per caso della sua presunta morte, decide di approfittarne per cambiare vita. Ma la sua nuova identità non porrà fine ai suoi problemi.

A seguire, lunedì 10 dicembre, A testa in giù di Florian Zeller, brillante esempio di drammaturgia contemporanea europea. Il testo, che ha già trionfato a Parigi con Daniel Auteuil, vede ora protagonisti Emilio Solfrizzi e Paola Minaccioni. È la storia di una coppia che invita a cena un amico, separato da poco, con la sua nuova compagna, giovane e bella, che metterà tutti in crisi. Un grande gioco di attori per svelare una verità comica, crudele e meravigliosamente patetica.

Teo Teocoli firma la regia di Caveman: l’uomo delle caverne, un brillante monologo sul rapporto uomo-donna interpretato da Maurizio Colombi (giovedì 20 dicembre). In scena l’eterna battaglia fra i sessi, in cui il pubblico non smette mai di riconoscersi. Per questo lo show originale scritto e interpretato da Rob Becker, è stato il monologo più rappresentato a Broadway. Ora Colombi, noto per le sue regie di musical, lo porta in scena da otto anni continuando a registrare successi.

Spazio anche all’operetta con La vedova allegra, nell’allestimento della storica Compagnia Italiana di Operette, che dal 1953 porta in scena per l’Italia il suo ampio repertorio. Mercoledì 9 gennaio va quindi in scena il capolavoro di Franz Lehár, con la direzione musicale di Maurizio Bogliolo e la regia di Flavio Trevisan. Siamo a Parigi, dove un ambasciatore del Pontevedro, il Barone Zeta, fa di tutto per far sposare la ricca vedova Hanna Glavary con un suo compatriota, Danilo. Ma l’impresa non sarà facile.

In cartellone anche Amanda Sandrelli che sarà La Locandiera, al fianco di Alex Cendron e degli attori storici della compagnia (giovedì 17 gennaio). Il noto testo di Goldoni tratteggiava a metà del Settecento, una donna forte, capace di tenere testa ai suoi quattro pretendenti mantenendo salda la sua coscienza sociale e il rispetto per le volontà del padre scomparso. Ora, il testo viene adattato per la compagnia da Francesco Niccolini, che firma anche la regia al fianco di Paolo Valerio.

È uno spettacolo di forte impegno civile Per non morire di mafia, che lunedì 4 febbraio vedrà in scena il grande Sebastiano Lo Monaco. Allestito per la prima volta a Spoleto nel 2010, parte dall’omonimo libro di Pietro Grasso per ripercorrere la vita del giudice, stravolta dal suo ruolo istituzionale. Un’ampia sezione è dedicata al maxi-processo, di cui il giudice contribuì a stendere la sentenza e si chiude con un’analisi del fenomeno mafioso a livello internazionale. Firma la regia il toscano Alessio Pizzech.

Un sottile gioco al massacro sull’altalena del matrimonio è al centro di Piccoli crimini coniugali. Il celebre testo di Eric-Emmanuel Schmitt viene portato in scena, sabato 16 febbraio, da due attori d’eccezione come Michele Placido e Anna Bonaiuto. Lui, interpreta Gilles, che torna a casa dopo un incidente, in preda a un’amnesia totale e incapace di riconoscere Lisa. È davvero sua moglie? Come vivevano? Una commedia nera e piena di suspense, che si snoda fra impercettibili slittamenti del cuore e tradimenti conclamati.

Non manca Stefano Accorsi, che giovedì 28 febbraio presenta Giocando con Orlando assolo. Il poema di Ludovico Ariosto viene riletto e messo in scena da Marco Baliani, concentrandosi sul tema dell’amore in tutte le sue declinazioni, attraverso l’interminabile inseguimento di Angelica da parte di Orlando. Solo in scena, con una scenografia di Mimmo Paladino, Accorsi ci trasporta in un mondo abitato da dame in pericolo e cavalieri senza paura, in un rocambolesco viaggio dalla Francia di Carlo Magno fin sulla luna.

Il coreografo Fabrizio Monteverde ripropone poi Giulietta e Romeo (martedì 12 marzo). A trent’anni di distanza dal suo primo allestimento del balletto di Sergej Prokofiev, l’artista sceglie un nuovo cast per riportare in vita, col Balletto di Roma, quella storica coreografia ancora attuale. Ribaltando il titolo originale, Monteverde propone una visione che esalta i ruoli femminili mettendo al centro Giulietta. Ora, la ragazza incarna una ribellione giovanile e folle, di cui sarà protagonista e vittima.

Chiude la stagione – mercoledì 27 marzo, fuori abbonamento – Spogliati nel tempo. Nato dall’idea dell’attore Renato Raimo e della pianista Isabella Turso, è un viaggio letterario e musicale in cui l’amore viene raccontato attraverso le lettere dei grandi personaggi del passato. Incontriamo artisti come Mozart, Beethoven, Joyce e Wilde per entrare in una dimensione onirica dove si intrecciano fantasia e realtà. Nell’epoca degli sms e delle emoticon, riscopriamo quel lento distillarsi dei sentimenti che accompagnava le grandi lettere d’amore.

 

Prezzi: biglietti da 8 euro; abbonamenti da 80 euro.

Novità: per gli universitari possessori della Carta dello Studente è riservato un prezzo speciale di 8 euro; le riduzioni per i giovani sono valide fino a 30 anni.

 Fondazione Versiliana e Fondazione Toscana Spettacolo “Aspettando due importanti anniversari”: nel 2019 ricorreranno due importanti anniversari, il quarantennale del Festival della Versiliana e il trentennale di Fondazione Toscana Spettacolo. Per questo già nella stagione 2018-2019 vengono proposte iniziative rivolte al pubblico per offrire sempre nuove occasioni di vivere lo spettacolo dal vivo e di raccontare l’esperienza a teatro: Carta dello spettatore FTS, biglietto sospeso, biglietto futuro, buon compleanno a teatro, carta dello Studente della Toscana, diventa storyteller. Proposte per il pubblico di oggi e di domani, per una partecipazione ancora più inclusiva. Per maggiori informazioni: toscanaspettacolo.it e versilianafestival.it

 

(Visitato 349 volte, 1 visite oggi)
TAG:
pietrasanta stagione teatrale 2018 2019 teatro comunale

ultimo aggiornamento: 19-10-2018


“Storie di terre e di lavoro”, si avvia alla conclusione la mostra di Giovanni Nardini

A Libropolis è il giorno di Foa, Giannino, Solinas e Lindo Ferretti