Caso Gazebo, parla il sindaco Giorgio Del Ghingaro:

“Arde il braciere delle polemiche a Viareggio.

Dalle cose più piccole e insignificanti a quelle più grandi e delicate.
Ma il clamore è sempre quello e le modalità similari: c’è la notizia, vera o falsa che sia, c’è la presa di posizione di qualche oppositore all’Amministrazione (di solito sempre lo stesso), ci sono vari articoli, interventi sempre uguali, dopo un po’ il tutto si riduce e si conclude col naturale chiarimento e l’argomento si chiude per passare subito ad un altro, più o meno intelligente, più o meno vero, più o meno serio. Poi il clamore passa il testimone ad altro clamore, infarcito di parole, illazioni, montagne di chiacchiere.
È un modo di fare, un modo di essere, dal quale volutamente mi dissocio e prendo le distanze, non certo per supponenza, ma per semplice comportamento di vita: le cose non si risolvono mai infarcendole di fuffa, vanno affrontate, capite e governate, se non vogliamo che diventino più importanti della verità che contengono.
Provo a fare così da molto tempo e spero che sia il modo giusto per gestire una situazione complessa come quella viareggina.
La soluzione è sempre quella più semplice: evitare chi millanta, chi disserta a vanvera, chi strumentalizza, chi mente.
Quindi la risoluzione che impongo ai miei collaboratori e a me stesso è quella più semplice: dire la verità sempre.
Così si governa una città e si sconfiggono i vari geni che di volta in volta si alternano nelle varie elucubrazioni sul nulla.
Di fronte a quella nessuna scusa tiene, nessun alibi regge, tutte le bugie vengono svelate.
Ma naturalmente poi si riparte subito per un altro giro di giostra.
Ma questo è il bello di Viareggio!”
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