I sindaci di Livorno, Carrara, Forte dei Marmi e Pietrasanta chiedono l’annullamento del nuovo CdA votato col blitz del ballottaggio

I Comuni di Livorno, Pietrasanta, Forte dei Marmi e Carrara hanno citato in giudizio davanti al Tribunale delle Imprese la società Retiambiente spa. L’atto chiede l’annullamento della deliberazione con cui l’assemblea della società ha deciso la sostituzione dell’amministratore unico con un Consiglio di amministrazione e ne ha nominato, a maggioranza, i membri. Tra i motivi di contestazione da parte dei quattro Comuni il fatto che la votazione arrivò il 19 giugno scorso, a pochi giorni dal turno di ballottaggio delle elezioni amministrative 2018, quindi alla vigilia di un momento politico che ha cambiato la maggioranza di governo nei comuni di Pisa Massa e Pietrasanta, e così anche gli equilibri di indirizzo dell’azienda Retiambiente spa.

“I rapporti societari, così come quelli istituzionali, si basano sul rispetto delle regole: quello che è successo a giugno viola una serie di regole su entrambi gli ambiti e per questo secondo noi rende nulla ogni decisione presa” così i sindaci di Livorno, Pietrasanta, Forte dei Marmi e Carrara in una nota congiunta.

“Per fare chiarezza: la proposta è passata grazie al voto favorevole del sindaco di Pisa, titolare del 20% delle quote della società, che di lì a cinque giorni avrebbe lasciato il posto ad una figura di un’altra maggioranza politica. La legge parla chiaro: decisioni come queste non possono essere prese da un’amministrazione di fatto scaduta, in competizione elettorale.  Ecco perché quanto successo sa di blitz da ultima spiaggia” precisano i sindaci.

“Un blitz dove tra l’altro si è dato un CdA ad un’azienda inattiva, che per il decreto Madia doveva continuare ad essere guidata da un amministratore unico, mettendoci dentro figure a nostro parere in evidente conflitto di interessi”.

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Forte dei Marmi . Carrara livorno pietrasanta retiambiente spa

ultimo aggiornamento: 15-11-2018


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