“Le case di Emergenza Abitativa vanno all’asta? Gli scuolabus vengono ripristinati? Presto una nuova manifestazione”

“Le case di Emergenza Abitativa vanno all’asta? Gli scuolabus vengono ripristinati? Presto una nuova manifestazione”

Lo scrive in una nota Isaliana Lazzerini del Pci:

Due temi che stanno a cuore ai nostri concittadini ma che non hanno risposte. Ci spiace che il Sindaco non sappia dialogare con chi ha bisogno di risposte .

A Viareggio le domande per le case popolari attualmente sono 249 con 134 esclusi a differenza dei candidati della precedente graduatoria sempre del 2016, ma annullata per i troppi inspiegabili errori,  che erano 282 con 102 esclusi , alle quali devono essere aggiunte le richieste di aiuto di coloro che subiscono lo sfratto e per i quali in qualche modo occorre intervenire.

L’amministrazione dice che se ci sono persone senza casa vuol dire che “ il patrimonio delle abitazioni non è usato bene e bisogna trovare gli intoppi”, ma a chi spetta questo compito? Se ci sono ancora inquilini che hanno occupato abusivamente le case erp si proceda velocemente e si  assegnino a chi ne ha diritto le case che devono essere liberate e non inserirli in graduatoria senza averne titolo!

E’ perchè di case popolari ne abbiamo troppe  che le case della ex-Patrimonio, fallita per scelta dell’attuale amministrazione, verranno messe all’asta nel numero di 15/17 per l’11 gennaio 2019?

Con l’uscita dal dissesto, come afferma il Sindaco, e con ben 17 milioni da destinare agli investimenti non è possibile  salvare le case dell’ex-Tabarracci chiedendo aiuto ad ERP, alla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca e alla Fondazione Casa?

Il Sindaco aveva fatto una promessa , un concordato preventivo da presentare al tribunale per salvare le case che sarebbero dovute tornare a far parte del patrimonio pubblico.

Come era stato promesso il ripristino del servizio di scuolabus interrotto dal 2015 non a causa del dissesto ma perchè le tariffe sono state modificate in modo tale che i genitori sono stati costretti a farne a meno. Invitiamo l’amministrazione  a formulare una nuova rimodulazione delle tariffe suddivise su 8-9 fasce di reddito, una nuova organizzazione, una riduzione dei costi, partendo da dalla riscossione certa delle morosità. Non è trascurabile il costo degli ammortamenti dei 14 pulmini lasciati fermi e i danni che si possono arrecare agli stessi rimasti inutilizzati all’autoparco.

Non va inoltre sottovalutata l’importanza dell’utilizzo degli scuolabus per le gite all’interno del territorio comunale  e della Versilia , gite che arricchiscono il sapere dei nostri ragazzi che oggi sono state annullate o e se messe in atto portano a carico dei genitori costi rilevanti.

Siamo in attesa di una sollecita risposta sia per le case che non devono andare all’asta e al servizio degli scuolabus che deve essere ripristinato.

Ad oggi le due promesse non sono state mantenute!”

 

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