Concluso positivamente il progetto del Comune di Viareggio Decentramento e miglioramento dei servizi amministrativi alle popolazioni locali del Comune rurale di Nagbingou in Burkina Faso. Grazie ad un finanziamento della Regione Toscana, l’associazione Cesvium e il Comune hanno infatti realizzato un progetto di cooperazione internazionale diretto a potenziare il sistema di governo locale in Burkina Faso (uno dei paesi più poveri del continente Africano).

Obiettivo del progetto era di dotare il Comune di Nagbingou di competenze e attrezzature per censire e per iscrivere in anagrafe la popolazione residente nel proprio territorio, condizione imprescindibile per ogni tipo di esercizio del governo locale. I risultati sono stati esposti questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti l’assessore al Welfare Gabriele Tomei, il consigliere Carlo Lippi, Roberto Ferrari attuale presidente Cesvium, Silvano Orlandi presidente onorario Cesvium, Valentina Sorbi coordinatore progetto ed Elisa Rossi vice coordinatrice progetto. L’associazione di volontariato centro sviluppo umano onlus nata nel 1993 senza fini di lucro persegue esclusivamente il fine dello sviluppo umano nelle realtà locali del Burkina Faso: dal 2009 l’associazione opera o in una zona ancora più remota e degradata ai confini con il Mali, nel villaggio di Kouini, dove è stato realizzato il nostro programma di sviluppo.
“Promuovere la cooperazione internazionale è un dovere politico ma anche un investimento strategico – commenta l’assessore al Welfare Gabriele Tomei -: si tratta di operare perché lo sviluppo sia sempre più inclusivo e sostenibile. Noi abbiamo scelto di partecipare ad un progetto che anche se non ci richiedeva alcun apporto finanziario ci ha dato la possibilità di dialogare con un comune africano e di aiutarlo ad ammodernare le proprie competenze ed i propri strumenti amministrativi. I Comuni possono e devono promuovere queste occasioni di dialogo e di sostegno, perché le aree più povere del pianeta crescano velocemente, le relazioni nord-sud siano progressivamente meno inique ed escludenti, e perché attraverso l’incontro tra persone, volontari ed anche amministratori italiani ed africani sia rafforzi una visione più aperta e globale delle relazioni tra popoli e culture”.
“Il Comune rurale di Nagbingou non dispone di corrente elettrica, acqua e altre utenze di base; l’accesso a internet è pressoché inesistente così come la diffusione di dispositivi digitali (smart phones, tablet, computer, etc) sia fra la popolazione sia fra i giovani – spiegano dal Cesvium -: la corrente elettrica con cui funzionano i computer e le stampanti del Comune, è generata dal gruppo elettrogeno e dal resto delle attrezzature e forniture che sono stati acquistati grazie al contributo della Regione Toscana e dal cofinanziamento di Cesvium onlus. Con il presente progetto, ha potuto avviare il proprio processo di aggiornamento dello stato civile, di ammodernamento dell’anagrafe e della contabilità così come della propria strumentazione informatica, consentendo un regolare svolgimento delle attività burocratiche e amministrative e un sostegno consistente al decentramento amministrativo”.
Il comune di Nagbingou è composto da 14 villaggi dispersi su una superficie di 477,20 chilometri quadrati. Ci sono più 40 chilometri di pista sterrata che collegano il comune alla strada asfaltata. Durante la stagione delle piogge, che dura 3 mesi circa (da maggio/giugno a fine agosto), il comune diventa praticamente inaccessibile a causa di inondazioni e straripamenti. Inoltre, durante la stagione delle piogge la maggior parte della popolazione è dedita alle attività agricole, per cui è difficile coinvolgerla in attività progettuali. I 14 villaggi sparsi nella brousse saheliana sono male collegati fra loro e gli spostamenti per raggiungere i diversi villaggi sono preferibili su due ruote, unico mezzo a disposizione della popolazione locale, anche se non tutti possiedono un motorino o un motoveicolo.
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ultimo aggiornamento: 30-11-2018


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