La via Marco Polo, nel tratto che inizia dall’entrata della via Capponi, passa davanti al ristorante La Casina e va fino all’intersezione semaforica, a causa dei lavori in corso e delle gabbie che occupano larga parte della semi-carreggiata lato centro città, è diventata molto pericolosa e c’è il costante rischio del frontale fra le autovetture che circolano negli opposti sensi di marcia.
Così intervengono i Consiglieri Comunali della Lega Massimiliano Baldini, Maria Domenica Pacchini ed Alfredo Trinchese.
Peraltro, la linea di mezzeria è la medesima che c’era prima dell’inizio dei lavori e le macchine che circolano con direzione mare monti, a causa dei lavori e del restringimento della loro semi-carreggiata, sono costrette a procedere contro senso, sconfinando nella direzione opposta a causa della mancanza di spazio, ulteriormente ridotta a causa dei dissuasori posti sul parcheggio lato ristorante.
Si consideri che di lì passano anche gli autobus e che lo spazio, con le gabbie a ridosso, è ormai talmente ridotto che anche un’autovettura normale non riesce a mantenersi nei limiti imposti dalla segnaletica orizzontale, sconfinando inevitabilmente.
Non si tratta solo di un disagio alla circolazione ma è un pericolo serio, grave, anche perchè le carreggiate hanno dei limiti di larghezza imposti dal Codice della Strada e lì non ci pare proprio che siano rispettati.
La sera poi il pericolo è ancora maggiore perchè la visibilità è scarsa, le file si formano regolarmente e – ripetiamo – la sicurezza della circolazione non è a nostro avviso in alcun modo garantita, a maggior ragione la notte.
E’ parecchi giorni che la situazione è questa, anche perchè i lavori durano da tempo memorabile senza un apparente e comprensibile motivo.
Ci meraviglia davvero – concludono i Consiglieri Comunali della Lega – che il Comune ed il Comando della Polizia Municipale non se ne sia accorto e non sia ancora intervenuto.

(Visitato 304 volte, 1 visite oggi)
TAG:
lega marco polo viareggio

ultimo aggiornamento: 16-01-2019


Pioppogatto: “Modifiche importanti al processo e alle potenzialità. Perché non si vuol fare la V.I.A.?”

Al gazebo della Lega per firmare contro lo smantellamento di Oncologia del Versilia