“Nonostante le origini crediamo che Bolsonaro non abbia assolutamente niente da spartire con i nostri territori.
È infatti di pochi giorni fa la notizia che Jair Messios Bolsonaro desidererebbe visitare Lucca, terra di origine dei suoi nonni. Non saremo di certo noi ad impedire l’arrivo del presidente ma, nel caso decidesse di arrivare come autorità e non come semplice turista, ci schiereremo dall’altra parte della barricata”.

La nota arriva da Repubblica Viareggina:

“Vogliamo ricordare chi è Bolsonaro.
Da poco divenuto presidente del Brasile e acclamato dal nostro governo per l’estradizione di Cesare Battisti si è distinto per la sua vomitevole campagna elettorale, fatta di proclami nazionalisti, machisti, omofobi e razzisti.
Ha infatti promesso al popolo di lottare perché ogni diritto delle minoranze sia negato, perché le leggi contro l’aborto non vengano abrogate, perché le donne continuino ad avere salari inferiori a quelli degli uomini.
Ma da tenere in forte considerazione sono gli slogan utilizzati senza badare al “politicamente corretto” e alla sensibilità delle persone, come ad esempio:
– L’errore della dittatura fu torturare e non uccidere!
Oppure:
– La maggior parte degli omosessuali lo sono perché sono drogati, solo una minima parte lo sono per difetto di fabbrica! Non vado ne a combattere ne a discriminare, semplicemente se vedo due uomini che si baciano li picchio!
La spiegazione della sua vittoria è la medesima come nel resto del mondo, Italia compresa, che ha visto salire al potere il maschio forte, duro, fiero, che parla di tutto e non parla di niente. La ricetta vincente è quella di risanare il degrado politico ed economico del paese tramite la trasparenza della spesa pubblica, riformare le pensioni, concedere un reddito minimo e guerra a tutti coloro che potrebbero minacciare ( minacce prive di fondamenta logiche) in qualche modo il progetto di ripresa.
Riteniamo questo soggetto pericoloso per tanto, se davvero decidesse di venire troverà, come lui ci chiama, la “marmaglia rossa” pronta ad attenderlo!
Cogliamo anche l’occasione per stringerci a quel 44,8% che non ha votato Bolsonaro e a tutti coloro che verranno colpiti dalla sua politica, con cui condividiamo il solito male, certi che apprezzeranno il nostro benvenuto al Presidente nel caso decidesse di mettere piede su questo territorio da sempre antifascista e antirazzista”.

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ultimo aggiornamento: 23-01-2019


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