Il punto sulla realizzazione ormai annunciata da anni della nuova Residenza Sanitaria per l’Esecuzione della misura di sicurezza detentiva (Rems) nell’ex ospedale di Empoli e il quadro complessivo sulle soluzioni di media sicurezza pianificate ormai anni fa dalla giunta regionale in materia di sanità penitenziaria per pazienti con disagio mentale: è quel che chiede con un’interrogazione il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti. «Nei giorni scorsi – ricorda il capogruppo azzurro – ho avuto occasione di visitare il carcere San Giorgio di Lucca e lì mi sono assunto l’impegno di dare voce ai problemi degli istituti di pena per quanto attiene le competenze regionali. Quello relativo ai detenuti portatori di malattie psichiatriche mi è stato segnalato come uno dei più cogenti, con una quantità sempre maggiore di pazienti in attesa di un posto in Rems, la struttura che ha preso il posto dei vecchi Opg come era quello di Montelupo Fiorentino, o in altre di media sicurezza. In un contesto difficile come quello carcerario, la convivenza con pazienti psichiatrici e dichiarati socialmente pericolosi genera tensioni esplosive».
E quindi via, Marchetti è partito da lì con un atto che, ricostruita la cornice normativa dall’abolizione degli Opg alle delibere regionali che hanno disegnato il progetto della nuova rete di accoglienza e detenzione per gli autori di reato con patologie psichiatriche, si spinge a dar conto della situazione e delle segnalazioni giunte al capogruppo di Forza Italia: «Nelle more della realizzazione della Rems negli spazi della ex Casa Circondariale femminile di Empoli (FI), che a regime dovrebbe arrivare ad ospitare circa 20 pazienti – ricostruisce Marchetti – la sola Rems presente in Toscana è quella sita a Volterra (PI), c/o l’area ospedaliera Padiglione Morel (in via transitoria) e Padiglione Livi (definitiva). Questa riceve pazienti detenuti da Toscana e Umbria e si compone di n. 2 moduli con capacità di accoglienza di 15 persone ciascuno, per un totale di 28 maschi e 2 femmine ospitabili».
La disponibilità è insufficiente: «La struttura di Volterra – richiama Marchetti – dal momento della sua apertura (1 dicembre 2015) ha contato 61 ingressi e 32 dimissioni. Da fonti carcerarie lo scrivente apprende della crescente necessità di posti all’interno di Rems, ovvero dedicati a persone con patologie psichiatriche autori di reato e quindi sottoposti a misure di sicurezza e detenzione, con lo svilupparsi di liste d’attesa che costringono a detenere il paziente destinato a Rems in istituto penitenziario, entro un ambiente inappropriato alle sue peculiarità e con conseguenze non solo sulla sua salute e sulle sue possibilità di recupero, ma anche sul benessere degli altri detenuti e degli operatori carcerari. Ancora, si segnalano allo scrivente carenze nella capacità di accoglimento presso le sezioni Atsm (Articolazione tutela salute mentale) dedicate a detenuti che sviluppino durante la loro permanenza in istituto di pena patologie psichiatriche incompatibili con la permanenza in istituto penitenziario ordinario».
Dunque i quesiti, con Marchetti che chiede il numero di detenuti in attesa di ingresso sia in Rems che in Atsm nonché «lo stato dell’arte» sulla realizzazione della nuova Rems a Empoli i tempi di apertura della stessa.

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