Ventimila cincindellori per i residenti del centro storico camaiorese. Per la sera del 19 aprile si rinnova l’invito dell’amministrazione comunale ai cittadini che abitano lungo il percorso della processione di Gesù Morto, a farsi custodi e testimoni della tradizione plurisecolare che rende unica in Italia la Triennale del Venerdì Santo a Camaiore, proprio grazie ai caratteristici lumini a olio che la accompagnano.
“In questi giorni – spiega Pierluigi Giannecchini, Priore pro tempore della Confraternita della SS. Trinità, di Maria SS. Addolorata e di S. Vincenzo che cura la manifestazione religiosa con il patrocinio del Comune – le famiglie camaioresi stanno ricevendo le lettere per ritirare gratuitamente la scatolina donata loro dal Comune, contenente 20 cincindellori. Questo potrà avvenire sia all’Ufficio del Cittadino, in Municipio, sia in uno degli otto esercizi commerciali del centro che si sono ‘prestati’ a fare da punti di ritiro”. In particolare: in via Vittorio Emanuele alle cartolerie L’Arcobaleno, La Coccinella e Domenici; in piazza XXIX Maggio all’Agraria Pardini, all’Agricola Angeli e alla Cartolibreria Marsili; in via Battisti, alla Mesticheria Pardini e in via Tabarrani alla Ferramenta Pardini.
“Come un legame tra generazioni – conclude il sindaco Alessandro Del Dotto – questa nostra devozione ci unisce alla Camaiore del passato. Una connessione che dobbiamo cercare di donare ai più giovani attraverso la scuola, mostrando quelle radici che permetteranno loro di slanciarsi verso un domani in cui le differenze culturali siano vissute con rispetto e come una ricchezza profonda”.
La Luminara di Gesù Morto, infatti, si ripete dalla metà del XVII secolo ed è rischiarata dalle oltre 100.000 fiammelle dei cincindellori, piccole strutture circolari realizzate a mano con filo di rame e quattro cubetti di sughero che vengono adagiate all’interno di un bicchierino di vetro, riempito per metà con acqua e per un terzo d’olio, un tempo rigorosamente d’oliva.
