“Ormai siamo abituati a nuove nomine non consone all’interno di una fondazione.
Partendo dal ruolo di Veronesi dove è stato (ed è a tutt’oggi) presidente del consiglio di amministrazione, direttore artistico, direttore d’orchestra.
Il conflitto di interessi è palese”.

Lo scrive Alessandro Santini, Consigliere Comunale della Lega Viareggio.

“Il direttore artistico è soggetto (ovunque nel mondo) al “controllo” del consiglio di amministrazione: ci dite come poteva Veronesi direttore artistico essere alle “dipendenze” del consiglio di amministrazione del quale egli era presidente, e per di più con voto doppio in caso di parità?

Un anno fa la Fondazione ha indetto un bando pubblico per la nomina del direttore artistico revocato il 30 Gennaio 2019 con un avviso pubblico e guarda caso, il 5 marzo esce la notizia della nomina del “Consulente artistico”.
Questo ruolo affianca il direttore artistico nelle varie scelte musicali, cast e gestione eventi e spettacoli.
Tutti i candidati del Bando da Direttore Artistico non sono mai stati ascoltati e presi in considerazione. E’ stato inutile scomodare artisti di alto calibro anche di Viareggio per poi andare in Sicilia e scegliere il consulente artistico che probabilmente potrebbe “giustamente” far dirigere Veronesi anche a Taormina e Agrigento.
Al Pucciniano si creano delle nomine “discutibili” e per i Viareggini e per chi fa musica e arte a Viareggio è un colpo basso, poiché si vede la Fondazione Festival Pucciniano sempre più in difficoltà agli occhi della grande critica internazionale.
Un modo palesemente “strambo” e discutibile che continua a macchiare la reputazione di un festival che anni fa era un punto di riferimento per tutte le organizzazioni lirico-sinfoniche”.

 

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ultimo aggiornamento: 12-03-2019


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