Cambiare si può: rinnovare la classe dirigente per una gestione attenta, democratica, trasparente e rispettosa delle regole 

“Insieme per il territorio” – contesta la gestione personalistica di questi anni al consorzio di bonifica.

Come tutti gli Enti, anche il Consorzio di Bonifica deve approvare il bilancio di fine mandato.
Questo, doveva essere approvato, già con gravi ritardi, nell’assemblea del 19 marzo u.s., andata deserta per la mancanza proprio della maggioranza che sostiene questa classe dirigente.

Il Bilancio finale quindi non è stato approvato, ma un presidente zelante e preoccupato di perdere la poltrona, ha commissionato ugualmente e a spese dei contribuenti circa 400.000 opuscoli dove racconta una situazione consortile ne discussa, ne approvata dall’assemblea.

Per la fretta di uscire prima delle elezioni che si terranno il 5 e 6 aprile prossimo, il libro del presidente “Il consorzio in numeri – bilancio di fine mandato 2014 – 2019”, presenta anche errori gravissimi:

Il consorzio di bonifica si occupa principalmente della regimazione delle acque, ma nelle cartografie rappresentate mancano i corsi d’acqua.
Un errore gravissimo dettato dalla fretta di comunicare agli elettori e dall’incompetenza della classe dirigente che doveva controllare.

Sulle cartografie riguardanti la costa della Versilia, mancano i riferimenti a tutti i corsi d’acqua che la interessano, compreso il Fiume Versilia che da il nome  al comprensorio.
Per l’Ente che si occupa della sicurezza e della gestione delle acque non è accettabile, in considerazione anche del fatto che doveva essere – abbiamo appreso – inviato anche nelle scuole.

“Insieme per il territorio” chiede  il ritiro immediato dell’opuscolo suddetto, sia per quanto riguarda la pubblicazione di un bilancio non approvato, sia per non dare informazioni sbagliate ai cittadini cui lo stesso è destinato. Inoltre chi ha autorizzato una pubblicazione illegittima e con gravi errori deve, a nostro avviso, pagare perché, a nostro avviso, si profila un danno alle casse consortili.

Chi pagherà ora i pancali di opuscoli sbagliati – miglia e migliaia di opuscoli – che non potranno essere distribuiti, ma dovranno essere distrutti?
Ancora una volta  denunciamo  che la gestione di questo ente  è fatta con  pressapochismo, inadeguata  al ruolo che deve svolgere.
I fatti dimostrano come ormai tutto sia allo sbando in balia del ricandidato Presidente.

Ecco perché è necessario cambiare,  ecco perché  ci batteremo per dare all’ente una amministrazione all’altezza dei suoi compiti, democratica e trasparente attenta e rispettosa delle regole.

Cambiare si può con il voto alla lista “Insieme per il Territorio”.

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