Una sinergia con i balneari per limitare la presenza del lavarone sulle spiagge che rappresenta un costo ed un pericolo per cittadini e turisti e un maggiore coinvolgimento degli agricoltori nella manutenzione di fossi e canali. L’agricoltura si candida alla governance del Consorzio Bonifica Toscana Nord per continuare a portare, in seno all’assemblea, la preziosa esperienza e la conoscenza dei contadini del territorio. Coldiretti sostiene, alle prossime elezioni del Consorzio di Bonifica Toscana Nord in programma sabato 6 aprile la lista “Ambiente, Sicurezza e Sviluppo”. Sei i candidati schierati nelle tre sezioni. Tre sono della Versilia. Imprenditori molto conosciuti e punti di riferimento nei rispettivi settori. Nella sezione 1 Coldiretti schiera Cristiano Genovali (imprenditore florovivaistico di Viareggio, titolare di una delle principali aziende di fiori recisi e già presidente uscente di Coldiretti), nella sezione 2 il re del peperoncino Marco Carmazzi di Torre del Lago e nella sezione 3 l’uscente Guido Bertacca di Camaiore. “Profili di esperienza e riconosciuta competenza – spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – con forti legami con il territorio e provenienti da settori diversi con l’obiettivo di portare all’interno dell’assemblea una rappresentanza qualificata ed efficace. Nessuno conosce il territorio come gli agricoltori. Sono sentinelle indispensabili. Sono candidati autorevoli: lo dice la loro storia”. Positivo il giudizio sull’operato del Consorzio Toscana Nord fino a qui: “ha lavorato bene. – spiega Maurizio Fantini, Direttore Coldiretti Lucca – Ci sono margini di miglioramento ma partiamo da una base molto positiva. Ed è per questa ragione che è importante portare avanti un programma di interventi di manutenzione del reticolo e di lotta al dissesto idrogeologico che saranno sempre più indispensabili anche alla luce dei cambiamenti climatici”.

Per i tre candidati della Versilia le motivazioni sono identiche: “far funzionare al meglio un ente che ha dimostrato di essere utile ai cittadini e alle imprese”. Per Cristiano Genovali “è necessario fare anche un passo in avanti costruendo sinergie con altre categorieper risolvere il problema degli sfalci verdi dei greti dei canali che se abbandonati finiscono in mare con danno alla limpidezza delle acque. Insieme a loro possiamo concertare tutta una serie di interventi di manutenzione ed attività di pulizia per limitare la presenza, anche del lavarone, che rappresenta anche un costo notevole per tutta la comunità”. Per Guido Bertacca “l’agricoltura è finalmente considerata un partner strategico per la bonifica. L’esperienza è stata fino a qui positiva ma si può e si deve fare meglio” mentre per Marco Carmazzi “la gestione delle acque sarà sempre più centrale per la nostra sicurezza e la nostra qualità della vita così come la progressiva introduzione della tecnologia ed impiego di rinnovabili nella gestione del territorio. Il nostro obiettivo è garantire partecipazione ed esperienza”.

(Visitato 233 volte, 1 visite oggi)

Fortunato Angelini: Al Consorzio di Bonifica c’è bisogno di un cambiamento

Marmo, Mallegni in piazza con imprese e lavoratori