I cristiani d’Oriente, soprattutto nell antichità, incontrandosi  nel giorno di Pasqua si salutavano  con queste espressioni: “Cristo è risorto, Alleluia!

Anche noi oggi,   giorno della Risurrezione del Signore, salutandoci e augurandoci ‘Buona Pasqua’, vogliamo darci l’un l’altro questo augurio: “Cristo è risorto. Non muore più”.

Cosa significa questo annuncio, che riflesso ha sulla vita dell’uomo del nostro tempo, nella nostra vita personale?

La Risurrezione di Gesù porta per ciascuno di noi questa speranza che non delude:

“Io sono la resurrezione e la vita, chi crede in me non muore” ( Gv 11, 25).  Io, il

Risorto, sono il senso della tua vita.  “Cristo è risorto ”  ovvero la morte è vinta  per

sempre.

  • La morte fisica, ci tocca, ma come passaggio verso la vita piena che non muore.
  • La morte del peccato, può essere parte della nostra esperienza, ma dalla Risurrezione scaturisce la grazia del perdono.
  • La morte come paura della vita, con le sue inevitabili difficoltà della vita quotidiana, è illuminata dalla Parola di Gesù che ci rincuora: “Non abbiate paura… Io sono con voi…, sono Io la Via, la Verità, la Vita, la Luce” ( Mt 10, 28;Gv 14,6).

Il Cero Pasquale che nella Veglia Pasquale  abbiamo  acceso al fuoco nuovo, segno di Cristo Risorto, è qui nella semplicità e grandezza del simbolo della luce a ricordarci quanto abbiamo chiesto questa notte con la preghiera al momento dell’accensione: “Ti preghiamo, Signore, che questo cero offerto in onore del tuo nome, risplenda di luce che non si spenge”

Di questa “Luce che non si spegne ” ha bisogno l’uomo, ogni uomo, per non disorientarsi e perdersi lungo il labirinto, le vicende della vita. Come il creato è tutto proteso ogni giorno verso la  luce del sole per cercare vita, così l’uomo, consapevolmente o meno, cerca luce e riceve vita da Dio suo Creatore, in Gesù il Risorto.

Dal Salmista traggo e faccio mia questa invocazione  -“Risplenda su di noi , Signore, la luce del Tuo volto” (Sal 4, 6)-  dicendo:

“Fa splendere la luce del tuo ‘Volto Santo’, o Signore Risorto” sugli anziani, gli ammalati, sulle persone segnate dalla diversità fisica, morale, spirituale, culturale e religiosa: ” non nascondere il tuo volto, o Signore, ai tuoi servi… nel giorno della loro angoscia” (Sal. 69,18) e (Sal. 102, 3); perché il mistero quotidiano della  personale sofferenza di questi fratelli e sorelle salvi l’umanità e renda fecondo l’annuncio del Vangelo alla nostra Chiesa.

“Fa’ splendere la luce del Tuo ‘Volto Santo’, o Signore Risorto” sui genitori e le famiglie: “Il Signore rivolga su di voi il suo volto e vi conceda pace” (Nm 6, 26); perché ogni famiglia sia ” la buona notizia per il terzo millennio” e “grembo materno della fede” (Giovanni Paolo II) nella comunità cristiana.

“Fa’ splendere  la luce del Tuo ‘Volto Santo’, o Signore Risorto” sui ragazzi, le ragazze e i giovani: “il Tuo volto,Signore, noi cerchiamo…. Mostraci Signore la tua via, guidaci sul tuo cammino” (Sal. 27, 8-11) e “noi saremo salvi” (Sal 80, 20); perché possiamo essere “forti e la Parola di Dio dimori in noi” ( 1 Gv 2,14).

“Fa’ splendere la luce del Tuo  ‘Volto Santo’, o Signore Risorto” sui disoccupati, i lavoratori, gli uomini di cultura, i volontari impegnati nel sociale: “Beato il popolo, o Signore, che cammina alla luce del tuo volto” (Sal, 89,16), “mostraci , o Signore, la tua via”; perché possiamo trovare serenità nell’incertezza del domani, nella fatica del lavoro quotidiano, ricercatori appassionati della verità, testimoni di gratuità.

“Fa’ splenderla luce  del Tuo ‘Volto Santo’, o Signore” sugli uomini e donne impegnati nelle istituzioni pubbliche, sugli amministratori delle nostre città  e paesi: “Gli uomini retti vedranno il suo volto” (Sal. I l, 7), “Tu li nascondi al riparo del tuo volto, lontano dagli intrighi degli uomini” (Sal. 31,21); perché possiamo  rispondere ai bisogni “dell’uomo principale via della Chiesa” (Giovanni Paolo Il), servire la politica come la “più alta forma di carità” (Paolo VI), consapevoli che “se la città non è custodita dal Signore, invano veglia il custode” (Sal. 127, l).

In queste espressioni dell’Apostolo Paolo alle Sue comunità vedo infine riassunto il messaggio della nostra Pasqua, per la nostra vita: “Se siete Risorti con Cristo, pensate… cercate le cose di lassù” (Cor. 3,3).

È il mio augurio per le nostre chiese credenti e per ogni  uomo di buona volontà:  credete nel bene, credete nelle persone, credete nel futuro.

Buona e Santa Pasqua: “Cristo è Risorto, alleluia”!

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omelia pasqua Vescovo Italo Castellano

ultimo aggiornamento: 21-04-2019


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