Il Sindaco di Camaiore risponde con una lettera aperta al Presidente di Sea Ambiente Fabrizio Miracolo.

“Caro Presidente,
Ho letto la Sua lettera, che mi amareggia ancora di più, se mai ce ne fosse stato bisogno.
Lei mischia questioni personali ad affari amministrativi e politici, con l’odore di tutta la Sua (Vostra) paura per il tramonto di un rapporto contrattuale che non ha alcun collegamento con la mia o la Sua persona: perché in mezzo c’è l’interesse pubblico, quello strano oggetto a Lei sconosciuto e anche un po’ inviso.

Le vicende del finanziamento ATO Le (Vi) sono evidentemente ben note e il Suo intervento conferma, ahimé, la Sua (Vostra) aperta ostilità per una buona Amministrazione, che – ben lavorando, in assenza di un gestore per via del contratto pacificamente scaduto – ha ottenuto un grande risultato.

Nel riferirsi alla norma, trascura di nuovo che SEA non è più il gestore, e che pertanto – come lo stesso ATO ha ammesso – il Comune possiede tutti i requisiti per ricevere il finanziamento che, di fatto, Suo (Vostro) malgrado gli è stato assegnato.

E mentre Lei si cura delle mie vicende personali, ignaro di ferire con me migliaia di persone che hanno in affidamento o adozione bambini e bambine, mi corre l’obbligo di richiamarLa formalmente a svolgere con senso istituzionale ed educazione il Suo ruolo, che – ancorché non sia mai stato condiviso da alcun Camaiorese onesto e perbene – dovrebbe portarLa a impiegare il tempo in modo più utile per tutti, anche per Viareggio.

Controllare l’organizzazione aziendale, le strutture organizzative, gli uffici, le officine meccaniche, i rapporti e i contratti con i subappaltatori; curarsi di premiare per i risultati e non per la fedeltà personale o politica; raggiungere obiettivi di raccolta differenziata che giustifichino l’entità dei Suoi compensi; operare per far uscire SEA Ambiente dalle arcinote secche della mancanza di efficienza, di trasparenza e di senso della propria missione.
Lo dovrebbe non a me, non solo al Comune che rappresento, ma a tutti quei cittadini che nella loro bolletta TARI mettono i soldi per il Suo compenso, gettato al vento e regalato dalla solita politica delle spartizioni che Lei rappresenta, insieme ai Suoi sostenitori.

E sebbene anche questo auspicio mi paia ormai un inarrivabile miraggio, non chiedo le Sue dimissioni e preferisco che Lei e tutti i Suoi compagni di avventura stiate lì dove vi trovate, a ricordare a me e ad ogni cittadino Versiliese tutto ciò che stiamo combattendo: le gestioni incompetenti; le esperienze fallimentari e assistenzialiste; i poltronifici locali.

Noi stiamo con la gente perbene, non con Lei, e non consentiamo a nessuno di mettere le mani sulla nostra città.

Cordialmente, (come Lei chiama noi Camaioresi) un povero (ma onesto e pulito) collinare”.

 

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alessandro del dotto camaiore fabrizio miracolo

ultimo aggiornamento: 30-04-2019


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