L’uso consapevole della Rete attraverso un percorso di crescita e di sviluppo intellettivo che permette alle persone, e ai ragazzi in particolare, di staccarsi da Internet e riuscire a non esserne dipendenti, ma avendo comunque relazioni appaganti e trovando il tempo per…fare altro.

 

Di questo si parlerà nella giornata in programma mercoledì 8 maggio a Palazzo Ducale (dalle 9,30) promossa dalla Provincia di Lucca e dall’Isi Pertini di Lucca nell’ambito del progetto “Crescere in silenzio”.

Gli studenti del Pertini saranno protagonisti di alcuni laboratori rivolti ad altri compagni con il supporto degli psicologi docenti del progetto: Matteo Toscano e Maila Coltelli.

 

“Crescere in Silenzio” è un progetto che ha permesso di sperimentare con gli studenti un percorso sia teorico che pratico, con incontri in classe, condividendo il concetto che la capacità di essere soli è condizione per sviluppare la creatività. Ancora oggi, ad 11 anni dall’avvento di Facebook, la società s’interroga poco sull’impatto delle nuove dipendenze, sulla crescita e il comportamento degli adolescenti di oggi e, soprattutto, nel cercare di capire quali linee educative scegliere e promuovere nelle gestione delle nuove tecnologie, per il mantenimento e la promozione di adeguati standard di apprendimento e di qualità delle relazioni sociali.

Già dal 2012 Provincia e Istituto Pertini hanno sperimentato, in collaborazione con lo psicologo Matteo Toscano (conduttore di “Facciamo Rete”) il progetto formativo teorico-esperienziale sul tema degli usi e abusi della Rete. E nel febbraio 2018 è stato organizzato lo #sconnessiday, un esperimento sociale (promosso anche dal Ministero della salute) per sensibilizzare sull’uso corretto delle nuove tecnologie e provare a rimanere ‘staccati’ dalla Rete per un giorno, senza cellulare, tablet e pc.

 

“Nella realtà attuale le capacità di essere soli e in silenzio – spiega Toscano – sono invece sempre più difficili da realizzare e in ogni momento della vita quotidiana essere in contatto e stare con gli altri realmente o virtualmente è diventata una condizione imprescindibile dell’essere. Se l’era dei nativi digitali è sicuramente più stimolante e aperta a nuovi orizzonti, tante sono le voci che si alzano per limitare l’uso di social e smartphone, evidenziando i danni a livello neurologico e psichico e gli aspetti negativi per l’apprendimento dei ragazzi. E’ stato constatato che spesso i ragazzi dormono poco per stare molte ore serali e notturne su internet, con successive conseguenze, quindi recuperare il silenzio, sia esso del sonno, dell’assenza momentanea del cellulare, della capacità di stare con se stessi, secondo le ricerche d’avanguardia delle neuro scienze, è il modo più efficace per prevenire e controbilanciare gli svantaggi consequenziali”.

 

Con il percorso pilota “Crescere in silenzio” si è voluto aumentare la consapevolezza dei ragazzi sul buon uso del telefonino e di internet. Attraverso regole di utilizzo che gli stessi studenti hanno stilato e attribuendo un punteggio. La somma di chi ha ottenuto maggior punteggio a fine percorso ha dato ai ragazzi in gioco un credito scolastico.

attraverso un percorso di crescita e di sviluppo intellettivo che permette alle persone, e ai ragazzi in particolare, di staccarsi da Internet e riuscire a non esserne dipendenti, ma avendo comunque relazioni appaganti e trovando il tempo per…fare altro.

Di questo si parlerà nella giornata in programma mercoledì 8 maggio a Palazzo Ducale (dalle 9,30) promossa dalla Provincia di Lucca e dall’Isi Pertini di Lucca nell’ambito del progetto “Crescere in silenzio”.

Gli studenti del Pertini saranno protagonisti di alcuni laboratori rivolti ad altri compagni con il supporto degli psicologi docenti del progetto: Matteo Toscano e Maila Coltelli.

“Crescere in Silenzio” è un progetto che ha permesso di sperimentare con gli studenti un percorso sia teorico che pratico, con incontri in classe, condividendo il concetto che la capacità di essere soli è condizione per sviluppare la creatività. Ancora oggi, ad 11 anni dall’avvento di Facebook, la società s’interroga poco sull’impatto delle nuove dipendenze, sulla crescita e il comportamento degli adolescenti di oggi e, soprattutto, nel cercare di capire quali linee educative scegliere e promuovere nelle gestione delle nuove tecnologie, per il mantenimento e la promozione di adeguati standard di apprendimento e di qualità delle relazioni sociali.

Già dal 2012 Provincia e Istituto Pertini hanno sperimentato, in collaborazione con lo psicologo Matteo Toscano (conduttore di “Facciamo Rete”) il progetto formativo teorico-esperienziale sul tema degli usi e abusi della Rete. E nel febbraio 2018 è stato organizzato lo #sconnessiday, un esperimento sociale (promosso anche dal Ministero della salute) per sensibilizzare sull’uso corretto delle nuove tecnologie e provare a rimanere ‘staccati’ dalla Rete per un giorno, senza cellulare, tablet e pc.

 

“Nella realtà attuale le capacità di essere soli e in silenzio – spiega Toscano – sono invece sempre più difficili da realizzare e in ogni momento della vita quotidiana essere in contatto e stare con gli altri realmente o virtualmente è diventata una condizione imprescindibile dell’essere. Se l’era dei nativi digitali è sicuramente più stimolante e aperta a nuovi orizzonti, tante sono le voci che si alzano per limitare l’uso di social e smartphone, evidenziando i danni a livello neurologico e psichico e gli aspetti negativi per l’apprendimento dei ragazzi. E’ stato constatato che spesso i ragazzi dormono poco per stare molte ore serali e notturne su internet, con successive conseguenze, quindi recuperare il silenzio, sia esso del sonno, dell’assenza momentanea del cellulare, della capacità di stare con se stessi, secondo le ricerche d’avanguardia delle neuro scienze, è il modo più efficace per prevenire e controbilanciare gli svantaggi consequenziali”.

 

Con il percorso pilota “Crescere in silenzio” si è voluto aumentare la consapevolezza dei ragazzi sul buon uso del telefonino e di internet. Attraverso regole di utilizzo che gli stessi studenti hanno stilato e attribuendo un punteggio. La somma di chi ha ottenuto maggior punteggio a fine percorso ha dato ai ragazzi in gioco un credito scolastico.

 

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ultimo aggiornamento: 03-05-2019


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