«Leone Ginzburg e Viareggio: infanzia e giovinezza di un intellettuale martire dell’antifascismo»

Si intitola «Leone Ginzburg e Viareggio: infanzia e giovinezza di un intellettuale martire dell’antifascismo» la conferenza, organizzata dal Comune di Viareggio in collaborazione con l’associazione culturale Medusa, che rende omaggio a Ginzburg grande figura dell’antifascismo italiano.

L’appuntamento è per mercoledì 15 maggio alle 17 nella sala Tobino della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Viani.

Dopo i saluti istituzionali, interverrà il professor Stefano Bucciarelli, storico e presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea della provincia di Lucca.

Coordina l’incontro il giornalista Umberto Guidi.

Ginzburg, da studioso e docente di letteratura russa, partecipò allo storico gruppo di intellettuali di area socialista e radical-liberale (tra gli altri, Norberto Bobbio, Vittorio Foa, Cesare Pavese, Carlo Levi, Elio Vittorini, Massimo Mila, Luigi Salvatorelli) che collaborarono alla nascita a Torino della casa editrice Einaudi; dopo avere ottenuto la cittadinanza italiana (era nato infatti a Odessa il 4 aprile 1909) aderì nel 1931 a «Giustizia e Libertà», adesione che lo condusse all’arresto nel 1934, condannato a quattro anni di carcere venne, tuttavia, rilasciato nel 1936, proseguendo la sua attività di letterato e di antifascista. Confinato a Pizzoli, in Abruzzo, nel 1940, rientrò a Roma solo dopo la caduta del fascismo. Fu un animatore della Resistenza romana, nuovamente arrestato e rinchiuso a Regina Coeli morì il 5 febbraio 1944 a seguito delle torture subite.

Ti protrebbe interessare

 Verso l’immortalità, le cellule staminali. Se ne parla al Caffè della Versiliana

Al via MemoFest, il Festival della Memoria

La Versilia capitale del mondo surf italiano” – Intervista a Alessandro Dini, direttore tecnico nazionale Acsi Surfing