I Docenti dell’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Viareggio riuniti in assemblea in data 20/05/2019, esprimono profonda preoccupazione per i noti fatti che hanno coinvolto la collega Rosa Maria Dell’Aria, docente in servizio presso l’IIS “Vittorio Emanuele III” di Palermo e gli alunni della sua classe.

In seguito alle dichiarazioni di esponenti dell’attuale Governo in merito ad alcuni elaborati collettivi degli studenti dell’Istituto di Palermo e all’inusuale e grave intervento della DIGOS per verificare il contenuto di tali elaborati, la docente è stata sospesa dall’insegnamento per due settimane per non aver “censurato” i propri studenti che nell’attività scolastica svolta avevano rilevato analogie tra le leggi razziali del 1938 e il “decreto sicurezza” del presente Governo; comportamento deontologicamente e didatticamente corretto, tenuto dalla professoressa al fine di garantire loro libertà di ricerca, informazione ed espressione in relazione anche alle competenze chiave i cittadinanza europea, recepite dal nostro ordinamento che sono: competenze sociali e civili, consapevolezza ed espressione culturale.

L’intera vicenda è di estrema gravità perché mette in discussione la libertà di espressione e di insegnamento garantite dalla Costituzione Italiana, e perché mortifica la dignità umana e professionale della collega e di tutti i docenti impegnati nella formazione di cittadini consapevolmente partecipi della vita della comunità, in possesso degli strumenti culturali utili a comprendere e modificare la realtà.

I docenti ribadiscono che la scuola della Repubblica ha il suo cardine nella libertà di insegnamento,  inviolabile e costituzionalmente garantita, e nel diritto degli studenti di apprendere e di rielaborare criticamente e creativamente le conoscenze; principi messi in discussione da quanto è accaduto.

I docenti esprimono pertanto la solidarietà alla collega Rosa Maria Dell’Aria e agli studenti dell’Istituto coinvolti, e chiedono l’annullamento immediato dell’inaccettabile sanzione da lei subita, cui devono seguire scuse ufficiali delle istituzioni coinvolte. Chiedono anche al Governo e all’Onorevole Ministro della Repubblica Marco Bussetti di individuare i responsabili di quanto accaduto, garantire che azioni del genere non si ripetano più e che siano messe in campo azioni concrete per tutelare le libertà democratiche dei docenti e degli studenti in tutte le scuole del Paese.

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ultimo aggiornamento: 23-05-2019


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