Falsa beneficenza, ecco la nuova truffa

A spiegarla, sul web, è la Polizia di Stato:

Un signore ben vestito, 50/60 anni circa e a volte con accento straniero, ferma un signore per strada, normalmente in quartieri borghesi.
Si finge un medico o un rappresentante di una casa farmaceutica alla ricerca di un deposito per effettuare una donazione di medicinali a scopo di beneficenza. Chiede indicazioni stradali per trovare questo deposito ma il signore ovviamente non sa niente. Passa un’altra persona, il complice, che fa finta di sapere dove sia il deposito ma sostiene che è stato chiuso.
A quel punto il primo truffatore dice alla vittima che, con il deposito chiuso, l’unico modo per fare la donazione è solo tramite un notaio, ma serve un anticipo in denaro che ovviamente sostiene di non avere con sé.
L’anziana vittima viene convinta che può contribuire alla beneficenza se fornisce il denaro che serve per il notaio e che come ringraziamento gli sarà riconosciuto un compenso in soldi.
Lo accompagnano in banca a ritirare una cifra che può arrivare anche a di qualche migliaio di euro e poi viene fatto salire sull’auto per andare dal presunto notaio. Durante il tragitto i truffatori “si ricordano” che sicuramente servirà una marca da bollo. Si fermano davanti a un tabaccaio e chiedono alla vittima cortesemente di andare a comprarla. Appena il truffato scende, naturalmente fuggono.

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ultimo aggiornamento: 30-05-2019


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