Ha omesso di vigilare sulla tempistica di esecuzione dei lavori di dragaggio dei bacini portuali; una violazione dei propri compiti d’ufficio che ha causato un danno erariale di 10 mila euro. Il Nucleo PEF (Polizia Economico-Finanziaria) della Guardia di Finanza di Livorno è così intervenuto segnalando il fatto alla Corte dei Conti della Toscana (Procura Regionale di Firenze).

Il dirigente pubblico, in qualità di RUP (Responsabile Unico del Procedimento), non ha chiesto all’impresa aggiudicataria l’applicazione della penale dell’uno per mille dell’importo contrattuale (630 mila euro), prevista per ciascun giorno di ritardo. Le operazioni di scavo in mare – in diversi accosti del porto, dal canale industriale alla Darsena Pisa – nonostante fossero ritenute urgenti – come rilevato dalle Fiamme Gialle – erano state avviate con 17 giorni di ingiustificato differimento. L’impresa coinvolta nella vicenda è una società consortile della provincia di Caserta.

 

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ultimo aggiornamento: 30-05-2019


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