Da rifiuto urbano costoso e complicato da gestire a concime per i terreni agricoli. Per i comuni di costa, che devono ogni anno gestire la presenza di rifiuti di vario genere spiaggiati, il risparmio per questa voce che ha una incidenza ogni anno imprevedibile, potrebbe arrivare anche al 30-40% sui costi dello smaltimento. A presentare come primo firmatario l’emendamento è il Senatore di Forza Italia, Massimo Mallegni che insieme alla collega Maria Alessandra Gallone, lo hanno inserito nello Sblocca Cantieri in approvazione la prossima settimana. L’emendamento, se approvato, è destinato ad alleggerire enormemente, anche in termini economici, il peso del costo del “lavarone” a carico degli enti pubblici e delle imprese balneari. Il costo infatti dello smaltimento di questo genere di rifiuti per le località balneari è ogni anno altissimo soprattutto per quelle realtà dove il rifiuto è trattato in maniera tradizionale, ovvero, è inviato alla discarica senza la selezione dei diversi materiali che la compongono. “Per un comune che non ha gli impianti di raccolta dei rifiuti in grado di dividere le componenti del lavarone il costo si aggira intorno agli 80 euro a tonnellata – spiega Mallegni che da amministratore ha gestito più volte l’emergenza lavarone – per un comune che invece si affida ad impianti tradizionali, che non hanno questa possibilità, il costo supera le 100 euro a tonnellata. C’è un risparmio, se vogliamo quantificarlo, di circa 20 euro a tonnellata. In Versilia, per esempio, l’unico impianto che ha da alcuni anni fa la vagliatura è quello di Ersu. Ma molti altri impianti, anche in Toscana, mandano tutto in discarica come rifiuto urbano”. Il lavarone ogni anno, mediamente, costa ai comuni di costa della Versilia oltre 1 milione di euro. A Pietrasanta, comune amministrato per tre mandati da Mallegni, questa voce ha inciso solo lo scorso anno per 220 mila euro sulle casse comunali. “L’emendamento mette in condizione gli impianti – spiega Mallegni – di accelerare sul fronte anche burocratico per adeguare gli impianti con vantaggi economici ed ambientali evidenti. La componente del lavarone organica, quindi le biomasse di natura arborea ed algale, la frazione ligno-cellulusica, potranno essere utilizzate come concime. Mi auguro che il Governo lo inserisca nel decreto”

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ultimo aggiornamento: 01-06-2019


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