“Portami al mare, fammi sognare”, recita la sua Dimmi che non vuoi morire, scritta nel 1997. E Patty Pravo ha portato ancora una volta in riva al mare della Versilia un sogno, quello della musica che sa regalare emozioni senza tempo. Il concerto di venerdì sera alla Bussola ha segnato una nuova tappa del successo della rassegna Bussola d’Autore, curata dal maestro Giandomenico Anellino. Patty Pravo si è materializzata, dopo quasi 40 anni di assenza, con una giacca viola e pantaloni neri e la solita, inconfondibile, classe. Il suo concerto ha preso avvio con Il Paradiso tra lo scroscio di applausi delle centinaia di spettatori presenti che si sono subito infiammati, e non poteva essere diversamente, al ritmo e con le melodie di questa icona della musica leggera. “Non potevo mancare a questa riapertura della Bussola, possiamo cantare tutti insieme e poi…poi io vado a dormire”, le sue prime parole. Ragazzo triste, Qui e là, Se perdo te, Orient Express, E dimmi che non vuoi morire, Col tempo, Oltre l’eden, Tutt’al più: una carrellata di successi indimenticabili, da milioni di dischi venduti, in rapida successione, in un crescendo che ha entusiasmato il pubblico. Rapito dai movimenti, dalla voce inconfondibile, dallo charme di questa artista che da 50 anni incarna un mito. “Sembra di aver in sala la curva nord e la curva sud, tanto è forte il vostro calore”, ha commentato la cantante veneziana, che a fine serata è stata premiata con una targa dal patron della Bussola, Giuliano Angeli. Il resto lo ha fatto l’atmosfera unica della Bussola, ancora una volta tempio della musica. Quelle che hanno accompagnato i presenti con Cieli immensi, E, ancora, Io so amare così, La bambola. Pensiero stupendo e Pazza idea hanno chiuso una serata straordinaria, inframezzata dai dialoghi con il pubblico, con il suo pubblico. Alla fine, tutti in piedi a renderle omaggio. Patty Pravo ha ancora una volta lasciato il segno. Si sono appena spente le luci ed è già tempo per il prossimo appuntamento: il 5 luglio sul palco della Bussola saliranno Giandomenico Anellino e Roberto Pambianchi per “Semplicemente Lucio”, uno speciale concerto tutto dedicato a Lucio Battisti e alla sua indimenticabile musica.

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