“A Viareggio c’è aria di elezioni, ma manca l’aria”

“C’è un’aria, un’aria, ma un’aria profondamente impregnata di parole. Aria di elezioni. Elezioni che ci sono state, che forse ci saranno e che, sicuramente, tra un anno esatto, riempiranno la nostra Città di buoni propositi e promesse”.

Lo scrive in una nota il consigliere del gruppo misto Stefano Pasquinucci:

“Il tour del grande Barnum delle idee mirabolanti è già iniziato. I primi applausi si fanno sentire. Uno spettacolo…
Uscendo, però, dal copione è necessario immergerci in quella realtà, inesorabile, che ci circonda e che contiene i germogli di un futuro di cui ognuno dovrà farsi carico personalmente, consapevolmente e costruttivamente.
E’ una responsabilità di tutti coloro che a Viareggio e Torre del Lago vivono e vivranno, che ne conoscono ed apprezzano, la storia, le caratteristiche e le potenzialità. Lo dovranno fare, è questo il mio parere, partendo da valori comuni e scenari collettivi chiari ed indiscutibili. L’ambiente, innanzitutto, che significa turismo, salute, vivibilità. La cultura e l’istruzione. Il rispetto delle persone e delle regole. La solidarietà, il confronto e la partecipazione. Le competenze e le esperienze. L’entusiasmo e la visione a lungo raggio dei giovani. L’idea di un Città dell’oggi e del domani. Tutti elementi che in questi ultimi anni sono passati in secondo piano, a vantaggio di una gestione globale della cosa pubblica personalistica, divisiva, incomprensibile. La sicurezza del cambiamento è venuta meno. Il Buon Vento si è placato, disperso e “c’è un’aria, un’aria, ma un’aria che manca l’aria”.

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