Continua l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto al commercio di prodotti contraffatti attraverso il web; il fenomeno, in costante espansione, è favorito dalle garanzie di anonimato, dalla limitatezza dei controlli, dalla velocità delle transazioni e da una fruibilità globale.
Le attività delle Fiamme Gialle lucchesi hanno permesso di individuare gli annunci pubblicati sul portale marketplace di Facebook, nel quale venivano proposti articoli di note griffe di moda a prezzi oltremodo convenienti rispetto a quelli di mercato. Le procedure di vendita consistevano nella raccolta degli ordinativi sul mercatino informatico e nella successiva consegna diretta al cliente o spedizione tramite posta.
In tale contesto investigativo, i militari del Gruppo di Lucca hanno “scovato” un vero e proprio negozio on-line di calzature e capi di abbigliamento falsificati dei marchi fra i più conosciuti, allestito da un soggetto di origini campane che vive ad Altopascio. In sostanza i finanzieri, una volta individuata l’identità della persona collegata al profilo
social del “venditore on-line” e previa autorizzazione dall’Autorità Giudiziaria, hanno eseguito un accesso presso l’abitazione, dove è stata poi rinvenuta la merce contraffatta.
L’uomo non è stato in grado di giustificare la provenienza degli oggetti, né tantomeno di produrre la documentazione che ne comprovasse l’originalità, atteso il fatto che lo stesso non è risultato essere titolare di alcuna attività commerciale.
La merce, consistente soprattutto in calzature molto simili alle originali, era pronta per essere destinata alla vendita, in violazione della normativa a tutela del marchio registrato, del Made in Italy e della proprietà intellettuale.
Per tali motivi è stato effettuato il sequestro di 37 articoli ed il responsabile dell’illecito è stato deferito all’Autorità Giudiziaria di Lucca per i reati di ricettazione e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.
Sono in corso approfondimenti per stimare il volume d’affari complessivo dell’attività.
La contraffazione continua ad essere una piaga per l’economia e le imprese italiane, con implicazioni legate alla perdita di posti di lavoro e alla scarsa sicurezza e pericolosità dei prodotti. Il mercato del falso alimenta il lavoro nero, l’evasione fiscale e, nei casi di maggior entità, si presta a legami con la criminalità organizzata.

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ultimo aggiornamento: 06-06-2019


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