Rappresentanti legali, uno dopo l’altro, alla guida di una srl attiva nelle carpenterie metalliche a Piombino, prima il figlio, poi sua madre, hanno utilizzato fatture false per 160 mila euro. Le fiamme gialle della locale Compagnia hanno scoperto il raggiro quando, facendo accesso nei locali aziendali, hanno rilevato delle annotazioni anomale sui registri contabili. Analizzate le scritture, gli investigatori della GdF hanno ricostruito l’intero giro d’affari relativo agli acquisti dell’impresa, constatando un’IVA evasa di 57 mila euro. Altri 156 mila euro di spese, oltre a quelle documentate con false fatture, sono stati poi indebitamente dedotti ai fini della dichiarazione poiché non inerenti con l’oggetto sociale. Il totale dei redditi recuperati alla tassazione IRES è stata quindi di oltre 316.000 euro. Il 50enne e la 70enne sono stati denunciati alla Procura della Repubblica labronica.

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ultimo aggiornamento: 07-06-2019


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