Gli appuntamenti della settimana a Lettera 22.

 

Mercoledì 27 giugno alle 18,30 Viareggio Meticcia e Lettera22 organizzano e vi invitano alla presentazione del libro “Antifascisti Lucchesi nelle carte del Casellario politico centrale” a cura di Gianluca Fulvetti, professore associato dell’Università di Pisa e Andrea Ventura, Direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea (Isrec), che sarà presente all’iniziativa.
Il libro nasce da una ricerca meticolosa nelle carte dell’Archivio Centrale di Stato di Roma, grazie alle quali è stato possibile risalire a 1600 nomi di antifascisti lucchesi. Nel volume sono inoltre state ricostruite 120 biografie di alcuni di loro: vite di persone comuni ma anche di personaggi più noti come Giuseppe del Freo, insegnante viareggino e Luigi Salvatori, “padre” del socialismo versiliese.

 

Giovedì 27 giugno alle 18 siamo molto felici di ospitare a lettera22 lo scrittore e libraio Davide Mosca che ci parlerà, insieme a Cristina Bulgheri, del suo ultimo libro ‘Breve storia amorosa dei vasi comunicanti’ pubblicato da Einaudi.

Davide Mosca scrive una storia d’amore vera e umanissima, piena d’ombra e di luce, com’è la vita.

IL LIBRO: Remo e Margherita sono giovani e smarriti, imprigionati entrambi in un corpo inospitale: lui soffre di bulimia, lei è anoressica. Almeno fino a quando non si imbattono l’uno nell’altra. E scoprono che insieme ci si può salvare.

Remo ha ventiquattro anni e l’ultimo trascorso è stato terribile. L’ha passato chiuso in casa, a mangiare senza sosta, ingrassando fino a superare i cento chili. Stanca della sua indolenza da fallito, la fidanzata l’ha pure lasciato. Una sera, in un bar che frequenta con dei vecchi amici, Remo conosce Margherita. Lei fa l’ultimo anno di liceo e di sera lavora nel ristorante di famiglia fino a tardi. È appassionata, curiosa, un po’ irascibile. Ed è bella, anche se pesa meno di quarantacinque chili. Quella sera cominciano a parlare e da allora non smettono piú. Passeggiano sulla spiaggia d’inverno, inseguono la luce abbagliante della riviera ligure, si aprono l’un l’altra. Pian piano si innamorano, senza mai dirselo, forse senza neppure rendersene conto. La notte di Capodanno salgono sulla bilancia per la prima volta. Lui pesa settanta, lei cinquanta. Che sia l’inizio o la fine della storia, non importa a nessuno dei due.<

Margherita aprí gli occhi e parve emergere da un sonno letargico, sebbene avesse dormito appena una ventina di minuti. Scivolò indietro sul sedile. – Come si fa a salvare qualcuno che non vuole essere salvato? – mi domandò a bruciapelo. – Nessuno vuole essere salvato, – mormorai e, tra tutti, pensavo a me stesso, a quanto invece lo desiderassi.

Davide Mosca (Savona, 1979) è autore di diversi romanzi storici, tra cui ricordiamo i best-seller Il profanatore di biblioteche proibite (Sperling & Kupfer 2012), La cripta dei libri profetici (Sperling & Kupfer 2013) e Breve storia amorosa dei vasi comunicanti (Einaudi 2019).

Venerdì 28 giugno alle 18 ospiteremo a lettera22 la scrittrice Paola Cereda, che ci parlerà, insieme a Cristina Bulgheri, del suo ultimo libro ‘Quella metà di noi’ edito da Perrone editore.

«Quella metà di noi è un romanzo intenso e coinvolgente, ambientato nella Torino dei nostri giorni, in cui si muovono una folla di personaggi a cui Paola Cereda affida il compito di narrare le contraddizioni e le difficoltà della condizione contemporanea. Il romanzo, sostenuto da una lingua precisa ed essenziale, pagina dopo pagina diviene la narrazione della condizione liminare che, in alcune fasi della vita, tutti dobbiamo affrontare e interroga il lettore sulla possibilità di non restare sulla soglia ma di diventare capace di immaginare, scegliere e progettare il futuro».
Proposto da Elisabetta Mondello al Premio Strega 2019 con questa motivazione. Paola Cereda è arrivata sesta, ad un soffio dalla cinquina.

Paola Cereda: Psicologa, è nata in Brianza ed è appassionata di teatro. Dopo un lungo periodo come assistente alla regia in ambito professionistico, è andata in giro per il mondo fino ad approdare in Argentina, dove si è avvicinata al teatro comunitario.
Tornata in Italia, vive a Torino e si occupa di progetti artistici e culturali nel sociale. Vincitrice di numerosi concorsi letterari, è stata finalista al Premio Calvino 2009 con il romanzo Della vita di Alfredo (Bellavite).
Piemme nel 2014 pubblica Se chiedi al vento di restare.

IL LIBRO: «Un’occasione di esplorazione della vita e della sua necessità resa a chi la vive, perché non esistono le parole giuste, ma solo le esperienze di chi le fa (o non le fa)» – Stefano Jossa, Robinson

Alle volte ci si ritrova nel mezzo: di due case, di più lingue. Nel mezzo di più vite, di decisioni ancora da prendere, di bisogni contrastanti. È qui che sta Matilde, maestra in pensione che si reinventa badante, alle prese con una parte di se stessa che credeva di non dover mai affrontare. I segreti sono spazi di intimità da preservare, nascondigli per azioni incoerenti, fughe, ma anche regali senza mittente per le persone che amiamo. Ma cosa resta di autentico nei rapporti quando si omette una parte di sé? Dove si sposta il confine tra sentimento e calcolo? Matilde lo scoprirà nel confronto con sua figlia, con l’ingegnere di cui si prende cura, con gli spaccati di vite sempre in bilico del quartiere di periferia in cui vive: ogni rapporto ci trasforma, in una dimensione di reciprocità che, attraverso l’altro, ci permette di valutare quanto, alla fine, siamo disposti a cedere di quella metà di noi. Dando voce a una coralità di personaggi, Paola Cereda racconta una società frammentata che cambia e fa emergere nuovi bisogni e nuove prospettive, in cui pare necessario inventarsi una nuova modalità per far quadrare i conti con noi stessi e con gli altri. Con una scrittura asciutta e chirurgica, che pure inaugura spazi di autentica poesia, tesse una storia universale, la storia di una donna in grado di restare in piedi quando crolla anche l’ultima illusione.

(Visitato 147 volte, 1 visite oggi)
TAG:
eventi lettera 22 libri

ultimo aggiornamento: 25-06-2019


Al Gran Teatro sul Lago la banda nazionale dei vigili del fuoco

Venti anni dell’AIL Lucca, sabato sera la festa