A seguito della campagna pubblicitaria denominata “Alta Velocità e Freccia Rossa. Da 10 anni, la casa che ti porta a casa.”, i familiari delle vittime della strage di Viareggio e tutti i soci dell’associazione Il Mondo che Vorrei Onlus ritengono tale spot pubblicitario (soprattutto nella sequenza dove un treno entra dentro la camera di un bambino) totalmente fuori luogo e altamente offensivo alla memoria e al rispetto di 32 persone morte bruciate vive nella proprie case a seguito di uno dei più grandi disastri ferroviari negli ultimi 50 anni:

“Riteniamo inoltre ancora più grave e oltraggiosa la risposta che ferrovie ha diramato, adducendo la responsabilità all’ignoranza del regista dello spot Ferezan Ozpetek.

Scaricare le proprie responsabilità, come hanno fatto in questi anni in aula i legali degli imputati di ferrovie, ormai è diventato un modus operandi; ciò conferma l’incapacità o la malafede di chi, nella propria arroganza, continua a gestire ferrovie con un sistema che, vogliamo ricordare, una sentenza di Appello il 20 giugno scorso con il suo dispositivo, ha sottolineato fallace e incapace di assicurare una garanzia di sicurezza verso il cittadino.

Per questo vi chiediamo di ritirare quell’orrore ed errore comunicativo entro il prossimo decennale della Strage di Viareggio che, se non è nella vostra memoria, sarà il prossimo 29 giugno 2009, seguito da scuse ufficiali.

Inoltre rinnoviamo, come da nostro comunicato, la possibilità di considerare l’assunzione di una vera responsabilità nella Strage di Viareggio, non appellando con le Società condannate in Cassazione.

Vorremmo sbagliarci, vorremmo essere smentiti, vorremmo vedere che così non è, vorremo vedere che nell’azienda Ferrovie ci sono persone responsabili e capaci di comprendere tutto questo; noi ce lo auguriamo, saremmo i primi, in questo caso, a tendere una mano”.

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ultimo aggiornamento: 26-06-2019


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