Capelli impigliati in piscina. E’ una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti che stanno ricostruendo la dinamica del dramma consumatosi sabato pomeriggio scorso  nella piscina idromassaggio del bagno Texas a Marina di Pietrasanta, provocando l’arresto cardiaco alla piccola turista parmense. Cosa sia davvero accaduto, lo stanno appurando i militari della Capitaneria di Porto di Viareggio, alla guida del comandante Giovanni Calvelli, coordinati dalla Procura di Lucca che ha aperto un fascicolo di indagine, al momento contro ignoti. Numerosi i testimoni già sentiti, mentre i filmati delle videocamere sono stati acquisiti.

Le condizioni della bimba, a 48 ore dal ricovero, restano disperate: è attaccata alla macchina cuore polmone che la tiene in vita. I medici dell’Opa di Massa stanno facendo quanto possibile per salvarle la vita.

Erano le 16.30 di sabato quando è scattato l’allarme da parte di un ragazzo non ancora maggiorenne, che ha sollevato la bambina dall’acqua, non riuscendo a tirarla fuori dalla vasca. I suoi capelli, da quanto emerso, erano rimasti incastrati nel bocchettone.  Il bagnino, e un medico presente, le hanno poi, subito, praticato il massaggio cardiaco, in attesa dell’arrivo di ambulanza e automedica che l’hanno trasferita al nosocomio apuano.

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Malore in piscina, la bimba è in prognosi riservata

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