Per un paio di classi della scuola primaria il trasloco da Ripa al Frasso in avvio di anno scolastico sarà inevitabile. Lo hanno confermato gli amministratori e i tecnici comunali nell’assemblea tenutasi ieri in Municipio con i genitori della “Frediani”. A decidere chi dovrà spostarsi sarà il dirigente scolastico, pronto a rivedere il proprio orientamento iniziale (trasferire la prima e la seconda) sentito il parere degli insegnanti e tenuto conto delle problematiche emerse nell’incontro. Definito in tempi brevi questo punto, gli uffici comunali interverranno per rimodulare i servizi – mensa, scuolabus – e far sì che per i bambini e per le famiglie i disagi siano minimi. Il rientro in sede a Ripa sarà immediato dopo l’installazione dei nuovi moduli prefabbricati, che il Genio Civile di Lucca dovrebbe autorizzare entro il 10 settembre. Al rientro, oltre a due nuove e grandi aule, gli scolari troveranno anche un nuovo blocco di servizi igienici.

All’incontro di ieri con i genitori della “Frediani” – una trentina i presenti – sono intervenuti il sindaco Riccardo Tarabella, l’assessore ai lavori pubblici Giuliano Bartelletti, il consigliere delegato alla pubblica istruzione Riccardo Biagi, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale ingegner Roberto Orsini e il dirigente scolastico professor Maurizio Tartarini.

Il sindaco Tarabella ha aperto l’assemblea scusandosi con le famiglie per il nuovo disagio. «Una situazione che si è venuta a creare con grande dispiacere del sottoscritto, dell’Amministrazione e di voi tutti», ha detto il primo cittadino. «Si tratta di questioni di natura tecnica, indipendenti dalla nostra volontà politica, che è quella di rendere le nostre scuole più sicure e di dotarle di migliori spazi e servizi. Avete usato parole forti contro il trasferimento al Frasso. Vi invito a non forzare oltre la mano su questioni che fra pochi mesi saranno risolte». E chiudendo la seduta: «Conto di rivedervi qui tra non molto, per decidere insieme come disegnare la “Frediani” del futuro a Seravezza».

L’ingegner Roberto Orsini, facendosi carico delle responsabilità dei propri uffici, ha spiegato i motivi dei ritardi del cantiere per i nuovi moduli didattici alla “Calvino”. «È cambiata la legge in corso d’opera e ci siamo dovuti adeguare alle disposizioni del cosiddetto decreto “Sblocca Cantieri” richiedendo l’autorizzazione del Genio Civile, non necessaria con la vecchia procedura», ha detto. «Le classi saranno spostate per il tempo strettamente necessario ad installare i moduli e a realizzare un nuovo servizio igienico, che ricaveremo all’interno del plesso alla luce dell’accresciuta popolazione scolastica».

Vivace il dibattito tra genitori e dirigente scolastico, anche su questioni non strettamente legate al temporaneo trasferimento al Frasso, riguardo al quale il professor Tartarini ha detto di volersi consultare con gli insegnanti. «Dato che si tratta di uno spostamento molto limitato nel tempo», ha detto «non si deve necessariamente pensare a trasferire un ciclo, come sarebbe di prassi. Decideremo per il meglio e informeremo quanto prima le famiglie».

Famiglie che nel corso dell’assemblea hanno posto diverse questioni pratiche, come l’organizzazione del servizio mensa e dello scuolabus, gli orari di entrata e uscita dei bambini di Seravezza, differenziati rispetto a quelli degli alunni del Frasso, e il fatto che la scuola quercetana sia in una zona non servita dai mezzi pubblici e quindi disagevole per chi non dispone di un’auto. «Non appena il dirigente scolastico ci dirà quali classi saranno spostate ci attiveremo con gli uffici per mettere a punto i necessari correttivi», ha risposto il consigliere delegato Biagi. «I bambini e le famiglie di Seravezza non devono patire altri disagi».

Dando corpo all’enunciazione generale fatta dal sindaco in apertura di assemblea – rendere più sicure le scuole e gli edifici pubblici –, l’assessore Bartelletti ha fatto un quadro delle politiche intraprese dall’Amministrazione comunale. «Rivendichiamo con orgoglio il fatto di aver messo mano a un esame complessivo delle criticità legate alla sicurezza, in particolare quella sismica», ha detto. «La tutela delle persone che lavorano e dei ragazzi che studiano nei palazzi di proprietà del Comune è un fiore all’occhiello di questa Amministrazione. Eravamo consapevoli dei problemi che sarebbero potuti emergere e ci assumiamo pienamente questa responsabilità, legata peraltro all’assolvimento di un preciso obbligo di legge. Abbiamo risposto alle criticità con un piano eccezionale di interventi di adeguamento degli edifici, che prenderanno gradualmente corpo grazie a risorse proprie del Comune e a finanziamenti pubblici e privati che in questi mesi di grande impegno siamo riusciti ad intercettare. Alla fine di questo lungo percorso Seravezza avrà scuole e edifici pubblici in sicurezza. Tutto bene allora? No, ovviamente, come dimostra questo intoppo burocratico che non potevamo prevedere, del quale ci scusiamo nuovamente con le famiglie e che ci stiamo impegnando a rendere il più breve e meno disagevole possibile».

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ultimo aggiornamento: 07-08-2019


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