A 63 anni di distanza, il Comune di Pietrasanta ricorda nella giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, i tanti emigrati connazionali vittime del disastro di Marcinelle. L’8 agosto 1956 nella miniera Bois Du Cazier, in Belgio, scoppiò un terribile incendio e oltre 200 minatori persero la vita, rimanendo sepolti a oltre mille metri di profondità. Il tragico bilancio fu di 262 morti, la maggior parte di nazionalità italiana. “Oggi è un giorno triste. – ricorda il Sindaco, Alberto Stefano Giovannetti – I minatori che hanno perso la vita a Marcinelle ci ricordano i sacrifici fatti da tanti italiani che emigrarono in cerca di lavoro e di una vita migliore oltre i confini nazionali. Abbracciamo, in questa ricorrenza, gli amici di Ecaussiness in un giorno di lutto per il Belgio e per il nostro paese. Ma oggi – ribadisce – ricordiamo tutti gli italiani che hanno perso la vita sul luogo di lavoro lontano dal loro paese e dalle loro famiglie di origine”.

Nel 2017 a Pietrasanta, per l’occasione, fu inaugurata anche una mostra “Per un sacco di carbone” a cura del professor Giovanni Cipollini. “Viviamo questa giornata con profondo dolore e rispetto. Insieme tutti i pietrasantini e versiliesi migrati in Belgio, in particolare ad Ecaussiness, città con cui siamo storicamente gemellati e all’associazione Lucchesi nel Mondo – ricorda Daniela Zalcetti, Presidente del Comitato Gemellaggi – in questi anni abbiamo costruito una coscienza collettiva anche nella nostra comunità attorno al tema della migrazione e alla tragedia di Marcinelle che oggi ricordiamo. Partecipiamo al loro dolore perché è anche il nostro dolore”.

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