Pubblichiamo il comunicato stampa dei gruppi consiliari – Partito Democratico: Damasco Rosi e Simona Barsotti – Sinistra Comune: Stefano Natali Massarosa Domani: Silvano Simonetti – Massarosa Futuro: Francesco Mauro.

“Ormai siamo al disco rotto, e alla ripetizione delle solite cifre come se queste esprimessero verità assolute: le cifre nella loro oggettività esprimono certo un problema, ma come affrontare il problema lo decide la politica. In altre parole se per esempio si è indietro nell’incassare le multe, a parità di personale rispetto ad un anno fa, si può decidere di accelerare e recuperare, decidere di rinnovare finalmente la convenzione per le videocamere dei “varchi”, oppure accampare delle scuse, e poi arrendersi e dichiarare il pre-dissesto. Il dato nazionale ci dice che l’aumento dei mezzi senza assicurazione o non revisionati è in forte aumento, rinnovare quindi la convenzione per le telecamere dei cosiddetti “varchi” è un preciso dovere del sindaco per tutelare chi rispetta le regole, non è una vessazione. Se ci si arrende, e si smette di lavorare sulle entrate, è evidente che lo si fa perché si è deciso di battere una certa strada e questa è una decisione esclusivamente politica.

“Dalla conferenza stampa emergono una serie di dati: il sindaco è visibilmente spaventato e continua a trincerarsi dietro decisioni tecniche oppure a estrapolare frasi pronunciate in un dato contesto da altri e a rilanciarle fuori contesto, secondo una tecnica manipolativa sua tipica. Ma non gli servirà a niente: perché alla fine Coluccini risponderà delle sue decisioni che sono decisioni politiche come lo sono state le nostre, che a differenza sua rivendichiamo a testa alta e spiegandone i motivi.

“Secondo: le decisioni sono prese a prescindere dai cosiddetti certificatori che sono costati 20.000 euro ai cittadini. Complimenti, ma non avevamo dubbi.

Nel merito: anche se la maggioranza si nasconde dietro la dottoressa Torti, questa di fatto li smentisce su tutta la linea: la Dirigente afferma infatti che non vi è alcun problema sui residui e questa affermazione smentisce cinque anni di predicazione del Coluccini. La Dirigente ricorda il percorso intrapreso nel 2017: dopo quell’unica riga scritta dal collegio dei revisori, in cui si invitava molto blandamente a valutare la procedura di riequilibrio, l’amministrazione ha avviato un percorso, in totale accordo coi tecnici, che è tanto pubblico e trasparente da essere documentato da verbali e da incontri di cui è sempre stato informato il consiglio comunale e l’opinione pubblica, ed è addirittura riportato nella delibera del 31 luglio scorso che il Sindaco ha votato ma probabilmente non ha letto. Un percorso che si è svolto come previsto, tanto che la dottoressa Torti e i revisori non hanno più suggerito la procedura di riequilibrio e hanno firmato i bilanci successivi grazie al lavoro svolto, un lavoro serio che ha dato i suoi frutti: l’indebitamento del comune è stato dimezzato dal 2009 (dal 20, a 11 milioni), spesa corrente tagliata per circa 3 milioni, fino all’osso, il recupero dei crediti portato avanti con risultati significativi sui tributi, un piano di rientro da Gaia e il grande lavoro sulle vicende del C.A.V., tutti passaggi validati da due collegi dei revisori e questo è un dato tecnico inoppugnabile, non suscettibile di ragionamenti politici. Un percorso che oggi, come emerge dalla conferenza stampa, si interrompe per decisione politica di Coluccini che, non dimentichiamolo, ha tenuto per sé la delega al bilancio.

“La Dirigente rende poi trasparente che vi è la contrarietà dell’attuale amministrazione sulla vendita di Toscana Energia e un blocco delle attività del C.A.V., che dopo Mungai non ha ancora un presidente: a noi risulta che a Coluccini è stata ripetutamente offerta la presidenza di questo organismo dove si decidono questioni strategiche per Massarosa. Coluccini prenda coraggio e assuma questa presidenza, si prenda quelle responsabilità da cui non può scappare e vada a chiudere lo straordinario lavoro fatto dal Sindaco Mungai e dall’assessore Rosi.

“Peraltro ci risulta che il Comune di Camaiore ha confermato nel proprio bilancio 2019 ingenti risorse per far fronte alle pendenze nei confronti del C.A.V., ci risulta anche che da Massarosa non abbiano ricevuto neanche una telefonata, e per non aver alzato il telefono non si possono accampare scuse puerili tipo la mancanza di personale negli uffici.

“Si potrebbe continuare, ma le cose saranno più chiare quando si capirà cosa vuol dire far scendere la spesa di Massarosa sotto i livello dei 18 milioni, cosa vuol dire in termini di taglio ai servizi e ai contributi sociali per le categorie più deboli, in altre parole le ragioni per cui noi abbiamo scelto una strada diversa nell’interesse dei cittadini. La nostra proposta è in campo, esprime una visione alternativa e opposta e sarà ulteriormente articolata nelle prossime settimane.

“Infine ci sentiamo di dare un consiglio al Sindaco: non sono candeline, quelle su cui sta soffiando, questo suo modo di fare ostile, polemico, se era tollerabile (forse) quando era all’opposizione, è inaccettabile per un Sindaco. I cittadini, quelli veri, non i leoni da tastiera su Facebook, si stanno stufando. La campagna elettorale è finita, adesso per chi legittimamente governa il Comune è il momento del lavoro, di produrre idee, del confronto. Gli alibi, veri o costruiti ad arte, finiranno presto.

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