75° Anniversario strage Sant’Anna di Stazzema

Il Sindaco di Stazzema Maurizio Verona: “Sant’Anna è capitale europea contro i fascismi”

 

Sant’Anna di Stazzema al centro dell’Europa, avvolta nel Tappeto del Mondo che ha fatto da colorata cornice alla manifestazione. Un fiume di gente interrotto ha invaso Sant’Anna di Stazzema, teatro di una delle più efferate stragi contro i civili della Seconda Guerra Mondiale, dove il 12 agosto 1944 furono massacrati dai nazifascisti 560 civili innocenti. La maggior parte erano donne e bambini; la vittima più piccola è stata Anna Pardini di venti giorni d’età; otto le donne in stato di gravidanza uccise.

La cerimonia ha visto la presenza del Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e tante adesioni e testimonianze dalla vocazione europeista: presenti il Sindaco del comune greco di Distomo, Ioannis Stathas, dove nel 1944 furono uccise dai nazisti 241 persone; l’ambasciatore della Repubblica Federale Tedesca in Italia, Viktor Elbling; il sindaco di Moers, Cristoph Fleischhauer, città tedesca con cui il comune di Stazzema nel pomeriggio ha siglato il gemellaggio.

C’erano i ragazzi del Campo della pace, i disegni arrivati dai bambini di tutto il mondo con il progetto “I colori per la Pace”. E il Tappeto del Mondo, realizzato nel corso dell’inverno da migliaia di persone in tutta Italia e in altri paesi del mondo: oltre 1.000 metri di lunghezza, una testimonianza tangibile di una grande partecipazione per un progetto condiviso che ha portato entusiasmo.

“Sant’Anna di Stazzema è la capitale europea contro i fascismi”- ha detto il Sindaco di Stazzema, Maurizio Verona. Questo tappeto è simbolo di pace: mette insieme pezzi diversi ed è una risposta a coloro che separano i bambini nelle mense scolastiche perché stranieri, a coloro che non fanno entrare nei loro locali o stabilimenti balneari chi ha la pelle scura, a coloro che profanano monumenti partigiani con le svastiche. Essere razzisti sta diventando di moda nel nostro paese, le forme di discriminazioni stanno diventando normali, sta crescendo un clima di odio mai visto nel nostro paese. Le istituzioni non devono tacere perché il razzismo in Italia è reato non si può per un pugno di voti diffondere odio e intolleranza soprattutto se si è esponenti del governo della repubblica.

A chi semina odio bisogna rispondere con energia; rimanere in silenzio vuol dire diventare complici, vuol dire sdoganare questi atteggiamenti. Ripartiamo dall’articolo 2 della Costituzione che sancisce la solidarietà è un dovere imprescindibile di tutti i cittadini. Penso che il luogo dove combattere questo fenomeno sia la scuola. Ministri, se è d’accordo riferisca questo messaggio al suo collega Bussetti.

Gli studenti devono conoscere, visitare luoghi come Sant’Anna di Stazzema, devono essere resi partecipi a percorsi di ricostruzione della memoria, e magari insieme ai loro genitori come stiamo facendo da  anni qui a Sant’Anna, gli insegnanti non vanno ostacolati o schedati, (come vuole qualche Sindaco) nelle biblioteche scolastiche ci devono essere tutti i giornali, ma come può un Sindaco che giura sulla Costituzione solo pensare o dire queste  cose, oppure è accaduto.

Da questo luogo, tutti insieme  prendiamo l’impegno di difendere i valori del dialogo e della giustizia che sono quelli della nostra Costituzione, dell’Europa, della Carta Universale dei Diritti dell’uomo che abbiamo voluto raccogliere nella Carta di Stazzema, quella carta che abbiamo chiesto di sottoscrivere a tutti coloro che hanno aderito all’Anagrafe Antifascista, deriso e sbeffeggiato da un illustre esponente del Governo, dicendo testualmente  “l’anagrafe io la lascerei per l’anagrafe canina” e proprio questo atteggiamento ci ha spinto a crescere e rafforzare ancora di più il nostro impegno.

Quando ho dato il via all’anagrafe antifascista mi sono chiesto se la parola “antifascista” fosse in linea con il messaggio che volevamo lanciare: ebbene l’antifascismo è sì anti, ma è contro ogni ideologia della sopraffazione fisica, psicologica, contro ogni discriminazione e dunque è la sintesi di un insieme di valori positivi. Sottoscrivere la Carta ed aderire all’Anagrafe significa prendersi un impegno per la democrazia e a sostegno dei valori della nostra Costituzione. Iscriversi significa condividere, affermare, rivendicare i principi, significa “essere per”: un mondo senza guerre, terrore e forme di oppressione; un futuro migliore, di progresso sostenibile, bellezza e civiltà,  la fiducia nell’uomo e nelle sue potenzialità, nella ragione, nella cultura.

Ci ha lasciato qualche giorno fa un iscritto autorevole, Andrea Camilleri che come noi non sottovalutava il clima che stiamo vivendo, in Italia e in tutta Europa dove l’emergere di nuovi sovranismi riportano a galla i fantasmi del nazionalismo e del nazismo. L’Europa non deve essere una via di fuga, ma un’opportunità in più per i nostri giovani per ampliare il loro raggio di esperienze. L’unità dell’Europa è il più straordinario progetto politico che ereditiamo dal Novecento, non i nazionalismi, ma L’Europa Unita”.

Il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha ribadito l’impegno della Regione verso Sant’Anna di Stazzema, la memoria e il rispetto dei diritti. “Pochi giorni fa abbiamo emanato una legge che è stata chiamata “Legge samaritana, che garantisce a tutti diritti di base come la possibilità di essere nutrito e curati.  Come il samaritano della Bibbia, che aiuta il viandante al bordo della strada senza chiedere chi sia o che diritti abbia. “La nostra regione – ha spiegato il presidente – ha pagato un prezzo molto alto per la conquista della democrazia e della libertà. Ben 4.461 furono le vittime degli eccidi nazifascisti, centinaia i deportati. Sono 83 i Comuni toscani che tra il ’43 ed il ‘45 subirono l’offesa della violenza nazifascista con ben 281 stragi. Forse oggi più che mai – ha aggiunto il presidente – possiamo comprendere quanto le conquiste fatte allora non siano garantite per sempre, ma restino esposte a pericoli e rischi di involuzione. Avvertiamo di esser giunto su un crinale pericoloso dove la possibilità di un regresso è tangibile. I padri fondatori dell’Europa dicevano “mai più nazionalismi, mai più questi orrori”, invece oggi vediamo risorgere il razzismo e la paura del diverso. Contro questa regressione dobbiamo opporre il meglio della cultura laica e religiosa europea, la cultura democratica del confronto e del rispetto”.

Il Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha ricordato gli orrori della guerra. “Le guerre fanno ancora parte dell’attualità e del nostro mondo ma noi possiamo contribuire a costruire la pace”. Il Ministro degli Esteri ha ricordato la storia del nonno, un “Ragazzo del ‘99” che, attraverso le sue testimonianze, gli trasmise la conoscenza della vita in trincea. “L’Europa ha compiuto 70 anni”- ha aggiunto il Ministro. “Ha portato 70 anni di pace: una conquista enorme. Oggi però l’Europa ha smarrito alcuni valori: non possiamo far finta di non vedere. Ci sono tante persone che lasciano le loro terre per arrivare in Europa ma l’Unione Europea, purtroppo, non ha saputo dare un risposta. L’UE ha bisogno di ritrovare sé stessa. Non nascondiamoci la necessità di farla progredire ma non possiamo neppure nascondere il contributo che l’UE ha dato affinché ciò che è accaduto a Sant’Anna di Stazzema il 12 agosto 1944 non accada di nuovo”.

Per l’Associazione Martiri di Sant’Anna ha portato il suo saluto il Presidente Enrico Pieri. Superstite della strage, aveva 10 anni quando i nazifascisti trucidarono davanti ai suoi occhi la sua famiglia. Il suo impegno per i giovani e la memoria è costante. “Grazie a tutti gli insegnanti che ogni anno portano migliaia di ragazzi a conoscere la storia di Sant’Anna e a rendere omaggio ai martiri”.

Presenti anche i giovani italiani e tedeschi che stanno partecipando al Campo della Pace.

La cerimonia ha visto l’inaugurazione della mostra di disegni “Colori per la pace”, organizzata dall’omonima associazione, e del Tappeto del Mondo.

Nel pomeriggio, all’interno del Museo, i comuni di Stazzema e Moers hanno sancito il loro gemellaggio.

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ultimo aggiornamento: 12-08-2019


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