“Salvini esci fuori adesso, te lo facciamo noi un bel processo”, la contestazione alla Versiliana

“Salvini esci fuori adesso, te lo facciamo noi un bel processo”.  “Le camicie nere le avevate solo messe in naftalina”. “No alla cattiveria di Stato”. “Porti aperti”.

Ad attendere l’attuale ministro degli interni, e numero uno del Carroccio, davanti all’ingresso lato mare della Versiliana c’era un nutrito presidio, come annunciato nei giorni scorsi, a pugno chiuso, con bandiere e striscioni sia per contestare Matteo Salvini, ricordandogli la recente vicenda che ha visto riaprire il caso della contestazione – con una indagine bis –  per cui gli attuali indagati  furono assolti con formula piena,  “in pieno contrato col principio del ne bis in idem” e per dire no alle politiche attuali in merito all’immigrazioni e i “porti chiusi”.

Accolto al grido di “buffone”, mentre in molti hanno intonato “Bella Ciao”.

Nemmeno il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni è andato in Versiliana, preferendo – come asserito dallo stesso un in video dallo stadio postato su Facebook – essere presente alla partita Fiorentina Monza, nonostante sia “gobbo”, assieme al consigliere regionale Maurizio Marchetti, tifoso viola doc.

“Bandiere rosse con falce e martello in azione a Marina di Pietrasanta.. Indovinate chi insultano? Nemmeno il caldo ferma i ‘democratici’ frustrati amici dei clandestini e dei porti aperti. ‘Bella Ciao’ e bacioni!” ha commentato Salvini su Twitter, linkando il video delle contestazioni. Poi dal palco: “Abbiamo riesumato dei fantasmi, le bandiere rosse me le ricordo in spiaggia solo con il mare mosso”. “E’ rischioso, ma l’unica soddisfazione che non lascio ai compagni è lasciare il ministero dell’Interno – ha ribadito Salvini durante il suo intervento – perché fino all’ultimo difenderò l’Italia e i suoi confini con le unghie e con i denti”.

Uno striscione con scritto ‘La strada si conquista con la lotta femminista’ circondato da reggiseni è stato affisso nella notte, e subito rimosso stamani, sotto il palazzo comunale di Massa in polemica con il recente regolamento di polizia urbana del Comune guidato dal sindaco leghista Francesco Persiani, e in vista dell’arrivo oggi in città di Matteo Salvini. Lo striscione è firmato dal collettivo femminista Kall, che sulla sua pagina facebook scrive: “Contro l’imbarazzante Daspo urbano partorito dalla nostra Giunta comunale, libere di vestirci come vogliamo, di mendicare, di ammiccare, di radunarci e di protestare”. Il collettivo invita a partecipare alla manifestazione di protesta contro Salvini, prevista per le 16 dal lungomare di Marina di Massa. La polemica sul regolamento di Massa, innescata da un tweet di Alessandro Gassman, riguarda il divieto, contro il fenomeno della prostituzione, di “mantenere abbigliamento indecoroso o indecente”.

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