“Il Premio Viareggio Repaci nasce da un uomo dallo spirito indomito, che amava questa città indomita come lui”

“Il Viareggio è arrivato a 90 anni in perfetta forma, la serata finale lo ha dimostrato: gli ospiti intervenuti, la qualità dei nomi selezionati e della rosa dei vincitori.
Il Premio Viareggio scava tra le pieghe del modo letterario italiano e trova la qualità, trova l’indipendenza. Il Viareggio è una certezza: i finalisti non sono mai scontati, mai banali, mai solo prodotti da vendere, ma arte da consumare.
In molti si chiedono se abbia un senso oggi un Premio Letterario, se abbia richiamo per la città, un peso nella comunità che rappresenta.
Io credo che gli intellettuali che in questi giorni si sono riuniti a Viareggio abbiano dato respiro a punti di vista nuovi sul mondo: opinabili o condivisibili che siano”.

Lo afferma il sindaco Giorgio Del Ghingaro:


“Il compito degli uomini di cultura, diceva Bobbio, è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze. Di certezze ci ha inondato la cronaca di questi mesi: dal bianco o nero dei social, agli improvvisatori di mestiere. Ritorna adesso sommessamente il sospetto che la competenza, la preparazione, siano la base da cui ripartire.
Ringrazio quanti hanno lavorato per questa serata: gli artisti, la giuria, il pubblico.
Grazie a Viareggio che 90 anni fa ha fatto nascere il Premio, su istinto di un uomo dallo spirito indomito, che amava questa città indomita come lui”.

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