Ieri raffica di arresti della Polizia di Stato a Firenze: 5 persone in manette

  1. Ieri la Squadra Mobile ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un 30enne residente a Firenze. Il provvedimento è stato emesso dal GIP presso il Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano. L’uomo è ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna, di qualche anno più giovane. La donna, già da qualche anno, sarebbe stata vittima di condotte violente, ingiuriose ed intimidatorie da parte del proprio convivente. Negli anni i litigi sarebbero poi diventati sempre più frequenti. In particolare a fine 2018 l’uomo si sarebbe reso protagonista di una violenta aggressione nei confronti della compagna che, colpita al volto, ha anche sbattuto la testa contro l’armadio, rendendo necessario l’intervento dei sanitari del 118 e degli agenti del 113. Dopo i fatti, il Tribunale Civile di Firenze aveva disposto nei confronti dell’uomo il “divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna”. Altri episodi, almeno due tra il luglio e l’agosto 2019, avrebbero poi attestato il perdurare di condotte persecutorie anche in violazione del provvedimento del Tribunale. La donna sarebbe stata inoltre importunata con vari messaggi sui social network e whatsapp, nonché costretta, di conseguenza, a cambiare utenza telefonica. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha pertanto ritenuto sussistere nei confronti della persona indagata gravi indizi di reato in ordine al delitto di “stalking”, ovvero di atti persecutori. Quest’ultimi sarebbero stati connotati da appostamenti, minacce, ingiurie, spintonamenti – spesso anche alla presenza dei figli minori – tali da generare ansia nella parte lesa, la quale è stata costretta a rivolgersi alle forze dell’ordine anche dopo il provvedimento interdittivo emesso dal Tribunale di Firenze, nonché a cambiare le proprie abitudini di vita e le utenze telefoniche.
  2. In mattinata i Falchi della Squadra Mobile hanno invece arrestato, in viale Michelangiolo a Firenze, un 60enne originario di Catania sorpreso a rubare su un’autovettura in sosta nel parcheggio vicino ad un istituto scolastico.  Già arrestato in passato proprio dagli stessi operatori per analoghi furti, è stato subito notato e riconosciuto dagli agenti che hanno deciso di seguirlo mentre a piedi camminava da viale Galileo verso l’Abbazia di San Miniato a Monte, luogo recentemente scenario proprio di furti di bagagli su auto. L’uomo è stato visto mentre, disinvolto, verificava gli interni delle auto posteggiate, per poi allontanarsi (quando arrivavano dei passanti) o sedersi sulle panchine. Poco dopo il sospetto ha preso l’autobus ed è sceso vicino a piazza Ferrucci, per poi rincamminarsi percorrendo via Michelangiolo e passare in rassegna le auto parcheggiate. Improvvisamente, dopo essersi avvicinato ad una auto di grossa cilindrata isolata, ha lanciato una pietra sfondando uno dei finestrini posteriori e prendendo al volo un grosso trolley custodito nell’abitacolo. In pochi attimi si è trovato circondato dai poliziotti. L’uomo ha tentato di liberarsi invano del bottino del colpo, recuperato poi dalla polizia. Aveva con sé anche cinque pezzi di ceramica ricavati dalle candele dei motori, ovvero strumenti notoriamente utilizzati per infrangere i vetri delle auto.
  3. La Squadra Mobile ha inoltre eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un cittadino marocchino di 44 anni ricercato a seguito del ripristino di una condanna definitiva per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo è stato rintracciato nel primo pomeriggio di ieri in un bar nella zona delle Cure.
  4. Sempre nel primo pomeriggio di ieri le volanti della Questura di Firenze hanno infine arrestato un cittadino marocchino di 34 anni e una 24enne cubana per una rapina (impropria) messa a segno in un centro commerciale in piazza Tasso. La coppia è stata sorpresa dopo aver messo a segno un taccheggio; la donna ha spinto e strattonato personale del supermercato per guadagnarsi la fuga. La polizia è subito intervenuta ed entrambi, già noti alle forze dell’ordine, sono finti in manette.
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ultimo aggiornamento: 31-08-2019


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