Ha nascosto il cadavere della mamma in casa, adagiato nel suo letto, per 6 mesi. La Procura di Lucca, oggi, ha chiesto il rinvio a giudizio per la figlia, accusandola di occultamento di cadavere e truffa all’Inps, avendo riscosso indebitamente la pensione dell’anziana. La donna è morta per cause naturali. Furono i carabinieri a trovare  il corpo, ormai mummificato, di Gisella Camilli, 83 anni nella sua casa  in Val Fegana. Il letto come una bara, addirittura con oggetti rituali.  A confermare la morte avvenuta almeno 6 mesi prima del ritrovamento fu il medico legale, dottor Stefano Pierotti, dopo l’autopsia. Da quanto ricostruito dagli inquirenti la figlia non aveva avvisato nessuno della morte della mamma, ed era rimasta in casa a vegliarla. Le due donne, originarie di Marlia, erano andate ad abitare in quella casa isolata nel comune di Bagni di Lucca da pochi anni e a chi, parenti stretti inclusi, da mesi non vedeva più l’anziana, la figlia rispondeva che era in ospedale.

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