L’attività di ricerca clinica è parte integrante dei percorsi di cura oncologici e non ha come suo obiettivo solo l’identificazione di nuovi farmaci ma anche trovare il modo migliore di utilizzare quelli che già sono a disposizione per renderli più efficaci o meglio tollerabili.

E’ poi fondamentale in Oncologia l’attenzione agli effetti collaterali, che possono limitare le possibilità di cura ed impattare profondamente sulla vita quotidiana dei pazienti e delle famiglie.

In particolare, nel trattamento del tumore del polmone, dove il quadro clinico del paziente può essere spesso compromesso da sintomi importanti, trovare una cura con pochi effetti collaterali permette all’oncologo di offrire un trattamento efficace che non aggrava una situazione già impegnativa.

Nei mesi scorsi l’Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA) ha concesso l’utilizzo, inserendolo nell’elenco della legge 648, di un chemioterapico già disponibile da anni, la vinorelbina orale, in una nuova modalità metronomica che si basa sull’utilizzo di basse dosi continuative. Questo è avvenuto anche grazie al contributo dei professionisti dell’Oncologia dell’ospedale Versilia, che hanno richiesto e ottenuto dall’agenzia governativa AIFA, l’ estensione dell’ indicazione.

“Questa specifica modalità – afferma Andrea Camerini, responsabile del Day hospital oncologico dell’ospedale Versilia e autore di numerose pubblicazioni scientifiche proprio sull’utilizzo della modalità metronomica nella cura del tumore del polmone avanzato – ha dimostrato di diminuire nettamente gli effetti collaterali mantenendo la stessa efficacia del corrispondente trattamento standard ed è quindi ideale in tutte le situazioni in cui l’oncologo voglia ridurre le tossicità dei trattamenti”.

La nuova indicazione per il tumore del polmone si basa infatti sul lavoro svolto negli anni da Camerini nell’ambito dell’Oncologia dell’ospedale Versilia, diretta da Domenico Amoroso, che ha confermato i benefici della terapia metronomica nel trattamento del tumore del polmone avanzato e che ha reso possibile la decisione dell’AIFA di estenderne l’utilizzo.

“L’aderenza alle cure anche attraverso trattamenti meglio tollerati – evidenzia  il direttore del Dipartimento Oncologico dell’Azienda USL Toscana nord ovest Giacomo Allegrini – è cruciale per ottenere una risposta: poter utilizzare trattamenti già efficaci in un modo nuovo, con una riduzione significativa degli effetti collaterali, permette di migliorare l’approccio terapeutico dei pazienti con tumore del polmone. Grazie al contributo dei colleghi dell’Oncologia del Versilia, questa modalità è adesso estesa a tutti i pazienti adulti con tumori solidi”.

Il pronunciamento dell’AIFA rappresenta anche il riconoscimento della validità scientifica e clinica del lavoro svolto dall’intero Dipartimento Oncologico dell’Asl che ha come obiettivo finale il miglioramento costante delle terapie per i pazienti. In tal senso l’attività di ricerca clinica, ovviamente non limitata solo al tumore del polmone, continuerà per offrire ai pazienti di tutto il territorio aziendale cure sempre più adeguate.

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ultimo aggiornamento: 23-10-2019


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